Gallipoli: differenze tra le versioni

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Nell'[[XI secolo]], Gallipoli fu occupata dai [[Normanni]] e successivamente, nel 1268, subì l'assedio di [[Carlo I d'Angiò]], determinandone di fatto il passaggio della città sotto il controllo degli [[Angioini]] e provocando la fuga degli abitanti nella vicina Alezio. La ripopolazione della città avvenne già nel [[XIV secolo|1300]] sotto il governo del [[Principato di Taranto]].
Nel 1484, i [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] ne tentarono l'occupazione con una flotta composta da settanta navi, tra cui sedici [[galee]] e cinque navi da carico, con settemila combattenti e trecento cavalli, contro i duecento gallipolini che manifestarono fino all'ultimo la loro fedeltà al regnante. Nel [[XVI secolo]] subì dapprima l'assedio degli spagnoli e poi dei [[Borbone]]; con questi ultimi entrò a far parte del [[Regno di Napoli]]. [[Ferdinando I di Borbone]] avviò la costruzione del porto che divenne nel [[XVIII secolo|Settecento]] la più importante piattaforma olearia del [[Mediterraneo]] per il commercio dell'[[olio per lampade]].
 
Il [[Distretto di Gallipoli (Regno delle Due Sicilie)|distretto di Gallipoli]] fu una delle suddivisioni amministrative del [[Regno delle Due Sicilie]], subordinate alla provincia di [[Terra d'Otranto]], soppressa nel 1860 con l'annessione al [[Regno di Sardegna]].