Giuba e Cleopatra non ribattezzarono soltanto la nuova capitale in onore di Roma, ma ne ricostruirono l'architettura in pieno stile romano. La ricostruzione e i progetti architettonici trassero ispirazione fondendo insieme lo stile dell'[[architettura egizia]], [[architettura greca|greca]] e [[architettura romana|romana]]. I monarchi venivano seppelliti nei loro mausolei, che possono essere ancora visitati. La capitale e il suo regno prosperarono fino al [[40]] d.C., quando il suo ultimo monarca, [[Tolomeo di Mauretania]], fu assassinato mentre era in visita a [[Roma]].
Nel [[44]], dopo quattro anni di rivolta sanguinosa, l'imperatore [[Claudio (imperatore romano)|Claudio]] divise il regno di Mauritania in due province. Caesaria divenne la capitale della [[Mauretania Caesariensis]], una delle due province. Claudio diede a Caesaria due nomi: la capitale ''Caesariensis'' mentre la città divenne una [[colonia romana]] ''Colonia Claudia Caesarea''.<ref>{{CIL|8|9400}}.</ref> La città è anche nota per essere stata il luogo di nascita dell'imperatore [[Macrino]] e del grammatico greco [[Prisciano]]. Dal [[314]] all'[[484]], quattro vescovi titolari e un [[donatismo|donatista]] servirono la locale comunità cristiana. Caesaria fu anche la città natale di Marciana, considerata santa dalla [[Chiesa cattolica]] (si festeggia il 9 gennaio) e di [[San Zeno]], patrono di [[Verona]] (si festeggia il 12 aprile, il 21 maggio a Verona). La vergine martire fu accusata di vandalismo a una statua della dea [[Diana (divinità)|Diana]], e dopo varie torture fu sbranata e uccisa da un toro e un leopardo nell'anfiteatro di Caesaria. Alla fine del quarto secolo, i [[Vandali]] bruciarono la città, ma sotto l'imperatore bizantino [[Giustiniano I]], la città fu riconquistata, ricostruita e riportata all'antico splendore.