Franco Freda: differenze tra le versioni

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le edizioni AR sono di franco freda, per cui i titoli che pubblica non sono da considerarsi super partes ed obiettivi
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'''Franco Freda''', chiamato familiarmente Giorgio (il vero nome, poiché quello ufficiale, "Franco", fu il frutto di un'errore nella dichiarazione di nascita compiuto dalla levatrice), nato ad Avellino l'[[11 febbraio]] [[1941]], è un esponente della [[destra radicale|destra neofascista]] italiana, coinvolto nel processo per la [[Strage di piazza Fontana|strage di piazza Fontana]] e condannato a 15 anni di reclusione per associazione sovversiva. Ha vissuto a [[Padova]].
 
Appassionatosi alla politica fin dal liceo, ha presieduto il Fuan-Caravella di [[Padova]], l'organizzazione degli studenti universitari del [[Movimento sociale italiano]].
Laureato in giurisprudenza, nel [[1963]] fondò, insieme al [[Gruppo di Ar]], le [[Edizioni di Ar]], casa editrice militante nella [[destra radicale]] sulla scia del pensiero di [[Julius Evola]] e nel [[1969]] pubblicò ''La disintegrazione del sistema'', vero e proprio "libro-guida" per gli estremisti di [[destra]] di quegli anni.
 
Freda, richiamandosi ad una 'aristocrazia ariana' e sostenitore di teorie nazionalsocialiste, negli anni '70 iniziò a contestare da destra la direzione dell'Msi, accusandola di 'tortuosità' e di compromesso con «la democrazia moribonda della Repubblica». Nella sua casa editrice - il cui catalogo vanta ora più di centocinquanta titoli - ha pubblicato, insieme ai classici del pensiero antimoderno, da [[de Gobineau]] a [[Oswald Spengler|Spengler]], a [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]], a [[Julius Evola|Evola]]. Definitosi uno 'studioso dell'etnicità', propose i principi di un non meglio identificato "razzismo morfologico". Pubblicò con la sua piccola casa editrice AR il "Mein Kampf" di Hitler, e si proclamò ammiratore di Himmler, sostenendo la supremazia della razza ariana. Dopo aver stretto rapporti con [[Pino Rauti]], partecipò alle attività di [[Ordine nuovo]].
 
Dal [[1971]] è coinvolto in diversi processi, tra cui la più famosa è quella per la strage di Piazza Fontana. Freda venne assolto dall’accusa di strage dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro e dalla Corte d’Assise d’Appello di Bari, sentenza confermate, nel [[1987]], dalla Corte di Cassazione.
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''L'Antibancor'' (rivista periodica di studi economici e finanziari).
 
Il Fronte Nazionale di Franco Freda, che si muoveva contro le premesse dila una società multietnica e contro ila rischiglobalizzazione dida unaposizioni globalizzazioneneofasciste e ciecaneonaziste, è stato poi sciolto dal [[Consiglio dei Ministri]] nel [[2000]], sulla base della legge Mancino, e 49 membri di questo movimento, tra i quali Freda, sono stati processati e condannati per ricostituzione del [[partito fascista]].
 
== Implicazioni nella [[strage di piazza Fontana]] ==