Filippo Liardo: differenze tra le versioni
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Nel [[1870]] è a Roma, dove dipinse tre ritratti di principesse di ''Casa Borghese'', dopo, si stabilì definitivamente a Parigi e vi morì settantenne; pare in miseria. Egli tracciò un vivacissimo ritratto di se stesso, in un volume uscito in Francia, ''Nos peintres, dessinés par eux memes'', ma poco conosciamo del periodo che va dai primi tentativi palermitani al viaggio a Parigi.
Come disegnatore di riviste e di giornali illustrati Filippo Liardo fu un osservatore della realtà brioso, come pittore, ligio all'insegnamento del primo [[Domenico Morelli (pittore)|Domenico Morelli]], ne seguì le orme e si accostò ai maggiori esponenti del periodo aureo della pittura francese. Dei quadri non dispersi nel periodo della Comune, il migliore di quelli conservati in Italia è ''La sepoltura garibaldina'', e il ''Ritratto del padre'' incisivo e ben costruito, oggi esposti nella [[Galleria d'arte moderna Sant'Anna|Galleria d'Arte moderna di Palermo]].
== Bibliografia ==
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