SPID: differenze tra le versioni

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Con l'istituzione del sistema SPID, le pubbliche amministrazioni devono consentire l'accesso online ai propri servizi solo mediante le carte di autenticazione già previste dalla normativa (es. [[carta d'identità elettronica]] o [[carta nazionale dei servizi]]) e tramite il sistema SPID. Le imprese che adottino, per autenticare i propri utenti, il sistema SPID, sono esonerate da un obbligo parziale di sorveglianza delle attività sui propri siti.
 
=== StoriaIl percorso di attuazione ===
Il primo provvedimento di attuazione del sistema SPID è stato il [http://www.agid.gov.it/sites/default/files/leggi_decreti_direttive/dpcm_24_ottobre_2014a.pdf decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 24 ottobre 2014], pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014.
SPID è anche candidato al riconoscimento a livello europeo, come previsto dal Regolamento europeo eIDAS n. 910/2014, consentendo ai cittadini che ne saranno dotati di utilizzare il sistema anche per l'accesso ai servizi resi disponibili in rete dalle pubbliche amministrazioni di tutta l'Unione europea e, facoltativamente, dai soggetti privati.
 
Il 28 luglio 2015, con la Determinazione n. 44/2015, sono stati emanati da AgID i quattro regolamenti (Accreditamento gestori, utilizzo identità pregresse, modalità attuative, regole tecniche) previsti dall’articolo 4, commi 2, 3 e 4, del DPCM 24 ottobre 2014 con cui il sistema SPID è divenuto operativo.
Lo SPID è stato previsto nella normativa italiana dall'[http://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-06-21&atto.codiceRedazionale=13G00116 articolo 17-ter del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69] che ne ha delegato il Governo all'implementazione.
 
Il regolamento che disciplina le modalità di accreditamento dei gestori di identità digitale è entrato in vigore il 15 settembre 2015, data dalla quale i soggetti interessati hanno potuto presentare domanda all’Agenzia per l’Italia Digitale.
Il sistema comune di identificazione è stato proposto dall'informatico e parlamentare [[Stefano Quintarelli]]<ref>{{cita web
|lingua=it
|autore=Diletta Parlangeli
|url= http://www.wired.it/internet/web/2013/12/04/spid-certificazione-identita-digitale/
|titolo= Identità digitale, come funzionerà la certificazione
|editore= [[Wired]]
|data= 4 dicembre 2013
|accesso= 15 dicembre 2013
}}</ref> ed è stata recepita del governo Letta<ref>[http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/25794_letta-ecco-le-mie-priorita-digitali.htm Letta: "Ecco le mie priorità digitali"]</ref> che la ha prevista in sede di conversione del Decreto del Fare, affidando la stesura del DPCM attuativo all'Unità di missione per l'attuazione dell'Agenda digitale guidata da Francesco Caio<ref>[http://www.corrierecomunicazioni.it/pa-digitale/25550_cec-pac-la-e-identity-spariglia-i-giochi.htm Cec-Pac, la e-identity spariglia i giochi]</ref>. Per la definizione di SPID hanno collaborato Sandro Osnaghi, Giuseppe Caporello, Andrea Rigoni, Annapia Sassano, Massimiliano Pianciamore e Guido Scorza.
 
Il 19 dicembre 2015, nel rispetto delle procedure previste dalle norme, AgID ha accreditato i primi tre gestori di Identità SPID:
La caduta del [[governo Letta]] ne ha rinviato l'entrata in vigore; il [[governo Renzi]] ha successivamente confermato la rilevanza del sistema<ref>[http://www.corrierecomunicazioni.it/pa-digitale/27028_renzi-accelera-sull-agenda-digitale.htm Renzi accelera sull'Agenda digitale]</ref>, facendone uno dei punti prevalenti dell'azione di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
* [https://identitadigitale.infocert.it/prodotti/ InfoCert S.p.a,]
* [https://posteid.poste.it/ Poste Italiane S.p.a]
* Tim (attraverso la società Trust Technologies del gruppo Telecom Italia)
Dal 15 marzo 2016 i primi tre gestori di identità digitale hanno iniziato a rilasciare le prime identità SPID a cittadini e imprese richiedenti.
 
Entro il mese di giugno 2016 è prevista l'adesione a SPID di 14 amministrazioni pilota: Agenzia delle Entrate, Equitalia, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte e Regione Umbria.
Dopo il previsto iter procedurale governativo e la notifica alla Commissione europea, il Decreto attuativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014. L'avvio entro il 2015 del sistema SPID è una delle priorità indicate dal presidente del Consiglio dei ministri.
 
SPID è anche candidato al riconoscimento a livello europeo, come previsto dal Regolamento europeo eIDAS n. 910/2014, consentendo ai cittadini che ne saranno dotati di utilizzare il sistema anche per l'accesso ai servizi resi disponibili in rete dalle pubbliche amministrazioni di tutta l'Unione europea e, facoltativamente, dai soggetti privati.
 
=== Principi di innovazione ===