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==== San Martino di Struppa ====
La parrocchiale dell'omonima frazione come tante chiese genovesi è citata per la prima volta nel "Registro Arcivescovile delle decime" del 1143, come rettoria soggetta alla [[Chiesa di San Siro di Struppa|pieve di San Siro de Mollicciana]]. Il primo rettore del quale si abbia notizia fu un certo prete Bernardo, nel 1180. Da un altro documento risulta che fosse [[parrocchia]]le nel 1311; tra il XV e il XVII secolo ebbe la giurisdizione anche sulla chiesa di S. Cosimo, divenuta definitivamente autonoma nel 1657. La chiesa, originariamente in [[Architettura romanica|stile romanico]] e completamente riedificata tra il 1659 e il 1680 (della chiesa primitiva resta solo il [[campanile]], restaurato nel 1929), è a [[navata]] unica con cinque altari in marmo. Nel 1892 furono affrescate la facciata (ad opera del pittore G.B. Traverso) e l'interno della chiesa. I [[archivio parrocchiale|registri parrocchiali]] iniziano dall'anno 1585. L'interno [[barocco]] conserva, tra le varie opere d'arte, un pregevole dipinto di [[Giovanni Battista Carlone|G.B. Carlone]] (Il [[Gesù|Redentore]] con [[Antonio abate|S. Antonio Abate]] e [[Santa Apollonia|S. Apollonia]]), un [[
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File:Genova_Struppa_San_Martino_01.jpg|La facciata della chiesa di S. Martino di Struppa.
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