Altolia: differenze tra le versioni
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Durante i quattro anni di lotta, le case e le contrade della vallata vennero ripetutamente saccheggiati ed incendiati, ora dagli spagnoli e ora dai francesi.
Nel [[1678]], alla fine della rivolta, nonostante l'appoggio dato dagli altoliesi agli spagnoli per il conseguimento della vittoria, le terre della vallata comprese tra Altolia, [[Molino (Messina)|Molino]] a [[Giampilieri]] furono confiscate e poste in vendita.
Le acquistò tale '''Francesco Piccinini''' per conto di '''don Placido Ruffo''' principe di [[Scaletta Zanclea|Scaletta]] e della [[Floresta]] che divenne così anche "Barone di Artalìa, Molino e Giampilieri".
Nel [[1727]] i terreni vennero però espropriati e restituiti dal regio demanio.
La [[pestilenza]] che devastò [[Messina]] nel [[1743]] non toccò il villaggio.
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