[[File:Uranami.jpg|thumb|left|Visuale da babordo dello ''Uranami''; si apprezzano le torri di artiglieria]]
Tuttavia l'8 agosto, in risposta all'[[Campagna di Guadalcanal|improvviso sbarco statunitense]] su [[Guadalcanal]], la missione fu annullata e lo ''Uranami'' salpò subito in difesa di due [[Petroliera|petroliere]] che fecero tappa a [[Makassar]] e [[Tarakan]] prima di incontrarsi, il 21 agosto, con la 2ª e 3ª Flotta al largo della grande base aeronavale di [[Chuuk|Truk]]. Nel corso della susseguente [[battaglia delle Salomone Orientali]] lo ''Uranami'' rimase di guardia alle unità di rifornimento delle due formazioni, quindi il 29 fece il suo ingresso nella base avanzata di [[Rabaul]]. Il giorno successivo fece rotta per le [[isole Shortland]] di scorta all'[[incrociatore leggero]] e ammiraglia del 3º Squadrone {{nave||Sendai|incrociatore|2}}: giunto il 1º settembre, caricò subito un nucleo di [[fanteria]] e partì alla volta di Guadalcanal, dove lo fece scendere. Il 4 settembre fu messo a capo di un gruppo di cacciatorpediniere (''Shikinami'', ''[[Murakumo]]'', ''[[Hatsuyuki]]'', ''[[YūdachiYudachi]]'', ''[[Ariake]]'') assieme ai quali fece approdare circa {{formatnum:1000}} soldati nipponici a Punta Taivu (est della [[testa di ponte]] statunitense); il 6 si portò al largo dell'isola con lo ''Shikinami'', lo ''YūdachiYudachi'', lo ''Ariake'' per attaccare un convoglio: non avvistatolo, i cacciatorpediniere eseguirono un cannoneggiamento di [[Aeroporto Internazionale di Honiara|Henderson Field]]. Anche l'8 effettuò una puntata offensiva su Guadalcanal, rimasta senza esito, quindi l'11 guidò un altro viaggio del ''[[Tokyo Express]]''; due giorni più tardi coordinò invece l'intervento di una mezza dozzina di cacciatorpediniere che tirarono sulla testa di ponte, in appoggio [[Battaglia di Edson's Ridge|all'offensiva del generale Kawaguchi]]. Dopo queste azioni, lo ''Uranami'' fu alla testa di altre quattro traversate volte a portare rinforzi alla guarnigione, svoltesi il 21 settembre e il 3, il 6 e il 9 ottobre. Il 12 salpò dalle Shortland e andò incontro alle portaidrovolanti {{nave||Nisshin|portaidrovolanti|2}} e {{nave||Chitose|portaerei|2}}, di ritorno da una riuscita missione di rifornimento; collaborò poi con lo ''[[Asagumo]]'' e lo ''[[Shirayuki]]'' nella ricerca di naufraghi dopo la [[battaglia di Capo Speranza]]. Il 17 recò truppe su Guadalcanal e il 19 guidò una missione di trasporto, accusando danni superficiali e cinque vittime tra l'equipaggio nel corso di un attacco aereo nemico; rientrò comunque alle Shortland e qui il 1º novembre il comandante Hagio fu promosso [[capitano di fregata]]. All'inizio di novembre (provvisoriamente ammiraglia dello squadrone e con a bordo il comandante, [[contrammiraglio]] [[Shintarō Hashimoto]]) capeggiò due trasferimenti di truppe a Guadalcanal e dal 6 al 9 scortò il ''Sendai'' dall'arcipelago a Truk, dove si riunì la 2ª Flotta per condurre un bombardamento notturno dell'aeroporto e sgombrare la strada a un importante convoglio. I piani giapponesi furono frustrati durante la [[battaglia navale di Guadalcanal]] (12-15 novembre): lo ''Uranami'' partecipò nella notte dl 14-15 alla seconda fase dello scontro, infliggendo danni gravi a quattro cacciatorpediniere statunitensi operando assieme allo ''Ayanami'', allo ''Shikinami'' e altre unità nipponiche. Nelle prime ore del 15 novembre trasse in salvo l'equipaggio dello ''Ayanami'', gravemente danneggiato, e lo colò a picco con un paio di siluri. Il 18 si fermò a Truk e nei due mesi successivi fu incaricato di pattugliarne le acque e scortare le navi in entrata e uscita dalla rada.<ref name=combinedfleet.com/>
=== 1943 ===
Dal 14 al 20 gennaio 1943 lo ''Uranami'' si unì al ''[[Murasame]]'' e accompagnò sino a [[Yokosuka]] la [[portaerei di scorta]] ''[[ChūyōChuyo]]'', quindi proseguì da solo sino all'arsenale di [[Uraga]] per essere messo in [[bacino di carenaggio]].<ref name=combinedfleet.com/> Nel corso della manutenzione fu ampiamente rivisto l'armamento: un impianto di cannoni contraerei Type 96 da 25 mm fu rimosso e così la torre poppiera sopraelevata, mentre le altre due torri da 127 mm furono sostituite con nuovi modelli capaci di un alzo massimo di 75°; la dotazione contraerea fu incrementata quindi con quattro installazioni trinate di pezzi Type 96 e quattro mitragliatrici pesanti Type 93 (su affusto singolo) e, infine, furono aggiunti due ulteriori lanciatori di cariche di profondità, la cui scorta salì a trentasei.<ref name=navypedia.org/>
Rimesso in acqua il 6 febbraio, il giorno seguente partì con il ''Murasame'' e scortò la ''ChūyōChuyo'' nuovamente a Truk, che lasciò il 13 in difesa di un convoglio, giunto il 17 febbraio a Rabaul. Quattro giorni dopo salpò a capo di una missione di trasporto truppe per [[Madang]], conclusasi con successo il 24: il giorno seguente la 19ª Divisione fu trasferita alla 1ª Flotta di scorta, dipendente dalla Flotta dell'Area sud-occidentale, ma il 28 fu coinvolta al completo nella scorta a un gruppo di otto trasporti, carichi di uomini, benzina, veicoli e munizioni destinati alle posizioni di [[Lae]] e [[Salamaua]]. Il convoglio fu [[Battaglia del Mare di Bismarck|localizzato e distrutto]] nel corso di un violento attacco aereo alleato; lo ''Uranami'' sopravvisse senza danni e s'impegnò nel salvataggio dei naufraghi, che fece scendere a Rabaul. Il 7 salpò e recò truppe sull'isola di [[Kolombangara]], tornando alla base il 10, poi il giorno dopo partì per [[Surabaya|Soerabaja]], che raggiunse il 19 marzo dopo una sosta a [[Balikpapan]]: fu subito coinvolto nella scorta di un convoglio da questa città sino a [[Sorong]] (22-30 marzo) ma, di ritorno dalla missione, urtò ad alta velocità una scogliera vicino [[Makassar]] e subì danni ingenti all'[[opera viva]]. Con propri mezzi si trascinò sino a Soerabaja, nel cui arsenale rimase in riparazione dal 26 aprile al 13 agosto: il 13 maggio il comandante Hagio fu sostituito dal capitano di corvetta Tomō Tanaka. Una volta rientrato in servizio, lo ''Uranami'' rispose direttamente al comando della Flotta dell'Area sud-occidentale (la divisione gli era stata riassegnata il 15 aprile) e completò svariate missioni di scorta o pattugliamento nelle acque dell'[[Indonesia]], l'ultima delle quali lo portò comunque sino a [[Manila]]; durante questo periodo, precisamente il 20 settembre, la 19ª Divisione fu di nuovo trasferita e posta in subordine alla 16ª Divisione incrociatori, composta dall'{{nave||Aoba|incrociatore|2}} e dal {{nave||Kinu|incrociatore|2}}. Rientrato il 25 dicembre a Singapore, vi rimase circa due settimane in manutenzione.<ref name=combinedfleet.com/>
=== 1944 e l'affondamento ===
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