Ugo Procacci: differenze tra le versioni
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Dopo il pensionamento, nel [[1972]], Procacci iniziò una carriera di [[Docente universitario|insegnamento universitario]] presso l'Istituto di Storia dell'Arte della facoltà di Lettere dell'[[Università di Firenze]], insegnando Tecniche Artistiche, Storia del Restauro e Uso dei documenti storici per la storia dell'arte. Divenne così maestro della generazione oggi ai massimi livelli della tutela artistica in Italia.
Procacci fu tra i primi portatori di un atteggiamento moderno e consapevole riguardo al restauro delle opere d'arte: studiando sia le fonti scritte disponibili ([[ricettari]] antichi, [[Trattato (opera)|trattati]] in materie artistiche, ecc.) studiò a ritroso le tecniche di produzione artistica degli antichi artefici e vi innestò con giudizio i metodi di ricerca e di diagnosi moderni. I suoi studi furono particolarmente importanti nel campo dell'[[affresco]]: egli infatti, dovendo operare spesso, secondo le conoscenze dell'epoca, nel restauro delle pitture murali con la metodica dello [[Strappo (affresco)|strappo]], si impegnò nell'importantissimo recupero delle [[sinopia|sinopie]], cioè dei disegni preparatori su muro, sottostanti l'[[intonaco]].
Fu Accademico dei Lincei.
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