Tempio della Vittoria (Milano): differenze tra le versioni
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== L'architettura e i simboli ==
Il tempio fu inaugurato il 4 novembre 1928 in occasione del primo decennale della fine della Prima guerra mondiale e della
Il complesso sorge su impianto ottagonale delimitato da un recinto di pietra nera che ripropone le medesime misure e il medesimo orientamento dell'[[Atrio (architettura)|atrio]] della Basilica di Sant'Ambrogio ed è concepito in un percorso simbolico e allegorico preciso e onnipresente. È edificato in [[marmo di Musso|marmo bianco di Musso]], continuazione di una tradizione espressa nelle [[colonne di San Lorenzo]] e del [[Duomo di Milano|Duomo]]; anche nella scelta del luogo ove il tempio sorge si riconosce la simbologia che accompagna tutta la struttura: il luogo è infatti quello dove anticamente, nei pressi della Basilica di Sant'Ambrogio, si trovava il [[cœmeterium ad martyres]] - il cimitero dei martiri - della prima epoca cristiana a cui si ricollegano idealmente i soldati martiri della Grande Guerra. Una grande statua in bronzo e dorature alta quattro metri e mezzo in cui viene raffigurato il Santo che calpesta i sette [[vizi capitali]], opera del 1928 di [[Adolfo Wildt]], è posta all'ingresso del mausoleo.
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