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“Se la vita che salvi è la tua”
è un romanzo di formazione scritto da Fabio Geda.Pubblicato nel Maggio del 2014 da Enaudi.
Il libro narra la storia di Andrea Luna, un uomo ilche quale,in seguito a delusioni e frustrazioni causate ,sia dalla vita matrimoniale che da quella lavorativa, decide di partire. LaIl partenzaviaggio porterà una serie di cambiamenti alemotivi, sentimentali ma sopratutto una maturazione nell'animo del personaggio, la cui vita ha gravato fino aad farloora intorno all'idea di una famiglia come gabbia nei confronti dell'esistenza. La sua condizione degenererà fino a diventare un immigrato clandestino, schiaffo morale alla monotonia da cui era contraddistinto.
 
==Titolo==
“Se la vita che salvi è la tua” già dal titolo capiamo che si tratta di un romanzo di formazione poiché il protagonista attraversa una grave crisi esistenziale, questo causato della vita coniugale e da un lavoro precario che non porta a una sicurezza e a una realizzazione personale. L'uomo cercherà di dare una svolta alla sua vita; ripartendo da zero.
“Salvare” nel senso di cambiare la propria condizione esistenziale,divorato dal quotidiano,l'uomo è afflitto da un inettitudine che lo tiene prigioniero alle tradizioni di una società che ormai è troppo "piccola" anche per lui stesso.
Nel racconto proverà a salvarsi arrivando anche a "toccare il fondo", ai margini della società. L'uomo cerca di salvare se stesso anche a causa del contesto storico- culturale in cui si trova,;si nota il bisogno di cambiare, di riemergere poichéda laun suamondo vitache attualesoffocava noni hasuoi piùsogni dae le sue ambizioni, facendo di lui uno straniero in offrirglicasa nientepropria.
 
==Temi==
Nel romanzo ritroviamo temi attuali, primo fra tutti quello di genitori mancati a causa di un aborto spontaneo, condizione esemplificata da Andrea Luna ed Agnese.
Dalla descrizione del protagonista si evince la frustrazione e la delusione della perdita di un figlio. Anche nella moglie del protagonista riscontriamo il dolore logorante grazie alla descrizione che l'autore da dei sentimenti.Ad un tratto il protagonista spiega al meglio la malinconia delladi moglieAgnese dicendo:”in lei avevano fatto tana animali diversi”. Possiamo affermare che le sue paure più nascoste, le sue angosce se non l'inquietudine per un futuro negato e sconosciuto a lei stessa si erano concretizzate in forme di malattie psichiche.
Un altro tema è la ricerca di se stessi, intraprendendo una strada lunga e tortuosa. l'uomo è intrappolato nel quotidiano e risente della sua condizione esistenziale.va a cercare se stesso a New York, senza esserne consapevole.Andrea vuole scappare dalla routine, ma lo stop da lui dato alla vita quotidiana lo porta a dare un cambio radicale alla sua esistenza.Ciò si evince in un punto del racconto dove il lettore capisce la voglia di cambiare e di cercare se stesso. l'Ambientazione è al Metroplitan Museum guardando più volte il quadro di [[Ritorno del figliol prodigo (Rembrandt)|rembrant]]. L'uomo guardando il dipinto cerca di darsi risposte a domande esistenziali, poiché il quadro rappresenta la paternità, cosa di cui lui è stato privato,sia da bambino che da adulto.
il tema del viaggio si lega a quello della ricerca di se stesso: Andrea intraprende un viaggio diviso in tre fasi. Il primo, definibile come vacanza per allontanarsi da tutto ciò che lo faceva sentire oppresso. Al momento in cui l'uomo getta via tre biglietti di ritorno in Italia inizia il viaggio vero e proprio,interno ed esterno, non è più una semplice vacanza, ma subentra la voglia di fuggire e il bisogno di ripartire da zero.