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Venne assassinato il 26 ottobre 1979 dal suo amico [[Kim Jae-gyu]], presidente del [[National Intelligence Service]] e capo del suo servizio di sicurezza.
Nel 1999 è stato nominato fra i 100 asiatici più importanti del secolo dalla rivista Time.<ref>{{Cita
== Infanzia ed educazione ==
Park nacque il 14 novembre 1917 a Gumi, nel nord del Gyeongsang in Corea, durante l'[[occupazione giapponese]]. Figlio di Park Dung-bin e Bek Nam-eui, era il più giovane di cinque fratelli e due sorelle di una povera famiglia appartenente alla classe sociale dei [[Yangban]].
I suoi anni di formazione coincidono con l'[[invasione giapponese della Manciuria]] nel 1931 e con il successivo scoppio della [[seconda guerra sino-giapponese]] nel 1937. In questo periodo Park vince l'ammissione ad una scuola per la formazione di insegnanti a [[Daegu]] e dopo essersi diplomato nel 1937, lavora come insegnante di scuola elementare a [[Mungyeong|Mungyeong]]. All'età di 23 anni abbandona questo lavoro e parte per la Manciuria per intraprendere la carriera militare.<ref name=":6">{{Cita
== Carriera militare ==
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Nel 1944, dopo essersi laureato, diventa Tenente presso l'Esercito imperiale del Manchukuo e presta servizio nelle fasi finali della [[Seconda Guerra Mondiale]] come [[aiutante di campo]] nell'[[armata del Kwantung]]. Cambia nuovamente il suo nome in Okamoto Minoru (岡本実?) per facilitare le sue attività di spionaggio contro i guerriglieri coreani che operano nella regione<ref>{{Cita|Sullivan 1987}}</ref>.
L'esperienza maturata presso la scuola militare giapponese in Manciuria (1940-1942), l'Accademia militare giapponese (1942-1944), il successivo servizio nell'esercito mancese (1944-1945) e il programma giapponese di sviluppo economico realizzato in questa regione, influenzeranno notevolmente il suo pensiero e le sue scelte di politica economica quando diventerà Presidente della Corea del Sud<ref>{{Cita|Sasada 2013
=== Ritorno in Corea ===
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Il 25 aprile del 1960 una rivolta guidata da un movimento di studenti e operai denominato la [[Rivoluzione d'aprile]] portò alle dimissioni del primo Presidente della Corea del Sud, [[Syngman Rhee]].
Il nuovo governo che si insediò nell'agosto 1960 durò solo pochi mesi. [[Yun Bo-seon]], ex braccio destro del Presidente deposto e fondatore del Partito Democratico nel 1955, rimase un leader di facciata. Il vero potere era nelle mani del Primo Ministro [[Chang Myon]]. Non si riuscì però a trovare un accordo sulla composizione del governo, i cui componenti cambiarono tre volte in cinque mesi. Il paese da tempo stava attraversando un grave periodo di crisi economica, causata da un decennio di cattiva amministrazione e corruzione sotto la presidenza di Rhee, e le tensioni sociali non si placavano<ref>{{Cita
L'esercito coreano era allora uno dei più grandi del mondo, costituito da circa 600.000 soldati<ref name=":3" />. Sottoposto nel corso degli ultimi decenni a una duplice influenza esterna, aveva unito la filosofia militare giapponese allo spirito americano di efficienza tecnica, la missione di difendere il paese dall'aggressione comunista a quella della costruzione di una nazione moderna. <ref name=":3" /> Al suo interno si erano formate diverse fazioni, connotate dall'appartenenza generazionale (i giovani riformisti ritenevano gli ufficiali anziani corrotti dai partiti politici, e responsabili della scarse opportunità di carriera rimaste nell'esercito) e dal luogo in cui era avvenuta la formazione militare: alcuni ufficiali avevano conseguito la laurea all'Accademia militare giapponese, altri a Xinjing in Manciuria, altri infine, dopo la seconda guerra mondiale, all'Accademia militare di Corea.<ref name=":3" />.
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Durante il 1964 Park avviò il processo di normalizzazione dei rapporti con il Giappone, provocando manifestazioni di protesta a Seoul, a cui rispose imponendo la legge marziale fino al ristabilimento della normalità. Il trattato con il Giappone sottoscritto nel giugno 1965 prevedeva la stipula di prestiti agevolati da parte del Giappone e l'aumento degli scambi commerciali e degli investimenti tra i due paesi: gli aiuti economici ammontarono a 800 milioni di dollari.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Donald Gregg|data=23 agosto 1999|titolo=Park Chung Hee|rivista=The Time|volume=|numero=|lingua=inglese}}</ref>
Nel luglio 1966 la Corea del Sud e gli Stati Uniti, sulla base del Trattato di Mutua Difesa sottoscritto nel 1953, firmarono un [[Status of Forces Agreement|Accordo sullo status delle forze armate]] degli USA nella Repubblica di Corea<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|coautori=|titolo=Facilities and Areas and the Status of United States Armed Forces in Korea. Agreement Between the United States of America andthe Republic of Korea signed at Seoul July 9, 1966|rivista=|volume=|numero=|lingua=inglese|url=https://c.ymcdn.com/sites/www.outserve-sldn.org/resource/resmgr/US-ROKStatusofForcesAgreemen.pdf}}</ref> ([[Hangul&usg=ALkJrhi-H2XUKCNBzYs1UqHKVW7VUBhnDw|Hangul]] : 주한 미군 지위 협정 ; [[Hanja&usg=ALkJrhhvvYC6tGmBvBu7JMQFU1gSQt2XnA|Hanja]] : 駐韓美軍地位協定 , SOFA), ritenuto da alcuni l'affermazione di un più equo rapporto fra i due partner <ref>{{Cita
==== Guerra del Vietnam ====
Durante la sua visita di Stato presso la Casa Bianca nel novembre 1961, pochi mesi dopo il colpo di stato militare, Park aveva stupito l'amministrazione Kennedy avanzando un'offerta non richiesta: schierare truppe da combattimento coreano in Vietnam a sostegno degli interessi americani in cambio di un aumento degli aiuti economici alla Corea per l'anno successivo. In quell'occasione aveva ricevuto una tiepida risposta, ma nel novembre 1963, dopo la morte del dittatore vietnamita [[Ngô Đình Diệm]] e del Presidente Kennedy, l'amministrazione Johnson fu molto più solerte nell'accettare la proposta<ref name=":1" />.
Tra il 1964 e il 1973, Park inviò 326.000 soldati e 100.000 civili<ref name=":1">{{
Tale scelta venne motivata con la volontà di rafforzare l'alleanza militare con gli americani, di impedire l'ulteriore diffusione del comunismo nell'Asia orientale<ref name=":0" /> e di migliorare la posizione del paese all'interno del contesto internazionale.
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Park supervisionò le transazioni tra le due Coree, dal conflitto al consolidamento. A partire dall'ottobre 1964, la Corea del Nord aumentò l'attività di spionaggio e di propaganda al Sud. Più di 30 soldati e almeno 10 civili sudcoreani furono uccisi in scontri con infiltrati nordcoreani. Nell'ottobre 1966, Park ordinò all'esercito di organizzare un attacco di rappresaglia senza cercare l'approvazione del generale Charles Bonesteel, comandante delle forze armate americane di stanza in Sud Corea. Questa azione provocò delle tensioni tra il governo di Park e l'autorità americana, che desiderava evitare violazioni dell'[[Armistizio di Panmunjeom|armistizio]].
Tra il 1966 e il 1969 si intensificarono gli scontri sulla [[Zona demilitarizzata coreana|zona demilitarizzata]] tra le due Coree<ref>{{Cita
Il 21 gennaio 1968, l'unità 124 delle forze speciali dell'esercito nordcoreano formata da 31 uomini tentò, senza successo, di assassinare Park. Gli attentatori, fermati ad appena 800 metri dalla residenza del Presidente (Casa Blu (청와대, Cheongwadae) da una pattuglia di polizia, furono tutti catturati o uccisi, tranne due. In risposta al tentato assassinio, Park organizzò l'unità 684 - un distaccamento della ROK Air Force costituito da 31 civili - a cui venne assegnato il compito di eliminare Kim Il-sung. Anche a seguito di un miglioramento delle relazioni intra-coreane, la missione dell'unità venne annullata, e il nucleo operativo smobilitato tre anni dopo, nel 1971.
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Negli anni '40, quando Park aveva svolto il servizio di ufficiale nell'esercito imperiale del Manchukuo, aveva assistito alle scelte di programmazione economica intraprese dai giapponesi nei territori occupati, rivolte principalmente all'investimento in infrastrutture e industria pesante. A poche settimane dal colpo di stato da lui diretto il 16 maggio del 1961, messe a punto un piano quinquennale di interventi per lo sviluppo economico che prevedeva per la sua realizzazione l'infusione di grandi capitali esteri<ref name=":4" />. Ottenne tecnologia e prestiti favorevoli normalizzando i rapporti diplomatici con il Giappone nel 1965. L'aiuto degli Stati Uniti gli permise di avviare lo sviluppo dell'industria pesante e delle infrastrutture. Uno dei primi progetti del regime fu l'autostrada Seoul-Pusan.
L'industria sudcoreana vide notevoli sviluppi sotto la guida di Park. Il governo e le aziende cooperarono per aumentare le esportazioni della Corea del Sud, contribuendo alla crescita di alcune imprese sul modello dei [[chaebol]] (재벌)<ref>{{Cita
Park creò anche agenzie per lo sviluppo economico: Consiglio di pianificazione economica (Economic Planning Board) Ministero dell'industria e del commercio (Ministry of Trade and Industry) Ministero delle finanze (Ministry of Finance)<ref name=":2" />
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Nel 1971 vinse nuovamente le elezioni contro il rivale [[Kim Dae-jung]] e poco dopo essere stato nominato presidente, dichiarò lo stato di emergenza "basato sulle realtà pericolose della situazione interna". Nell'ottobre 1972, prendendo a modello il Presidente delle Filippine [[Ferdinand Marcos|Ferdinando Marcos]], che aveva messo in atto una sorta di auto-colpo di stato alcune settimane prima, sciolse l'Assemblea Nazionale e sospese la Costituzione del 1963.
La nuova Costituzione, la cosiddetta [[costituzione Yushin]], (hangul: 유신 헌법, hanja: 維新憲法, Yusin Hŏnpŏp) venne ratificata da un [[Plebiscito costituzionale di Corea del Sud del 1972|referendum popolare il 21 novembre 1972]] (gli atti ufficiali riportano il 92.3% di consensi)<ref>{{Cita
La nuova costituzione rappresentava una svolta in senso autoritario e centralizzatore. Trasferiva il processo elettorale presidenziale a un collegio elettorale chiamato Conferenza Nazionale per l'Unificazione. Ampliava i poteri del Presidente che aveva la possibilità di nominare i giudici, incluso il Presidente della Corte Suprema, e un terzo dell'Assemblea Nazionale. Ne aumentava il mandato da 4 a 6 anni, senza limiti di rielezione. Accentrava il potere nelle mani dell'esecutivo, permettendo ampio ricorso alla decretazione. Sospendeva le libertà costituzionali.
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Tra il 16 e 20 ottobre 1979 ebbero luogo delle grandi manifestazioni di protesta a [[Pusan|Busan]] e Masan (attuale [[Changwon]]), conosciute come proteste democratiche Bu-Ma<ref>{{Cita web|url=http://www.buma.go.kr/subpage.php?p=m31|titolo=부마민주항쟁이란? (Che cosa sono le proteste democratiche Bu-Ma?)|autore=|editore=|data=|lingua=coreano|accesso=19 maggio}}</ref> ( [[Hangul]] : 부마 민주 항쟁 ; [[Hanja]] : 釜馬民主抗爭 ; [[Revised Romanization of Korean|RR]] : ''Buma Minju Hangjaeng'' ; o [[Hangul]] : 부마 민중 항쟁 ; [[Hanja]] : 釜馬民衆抗爭 ; [[Revised Romanization of Korean|RR]] : ''Buma Minjung Hangjaeng'' ).
Le proteste presero avvio il 16 ottobre dall'Università di Busan <ref>{{
== Assassinio ==
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== Eredità ==
Park rimane una figura controversa in Corea dei Sud: i 18 anni di governo sono considerati uno degli argomenti più discussi dall'opinione pubblica, dai politici e dagli studiosi sia in Corea che all'estero<ref>{{Cita
Un gran numero di sudcoreani, specialmente quelli della regione natale di Yeongnam, vedono in Park uno dei più grandi leader della storia del paese e l'artefice del “Miracolo sul fiume Han”, ossia della crescita industriale ed economica della Corea del Nord, che da paese sottosviluppato diventerà in pochi decenni una potenza industriale.
Per altri Park è stato un dittatore, un governante accentratore e autoritario, incurante del rispetto dei diritti civili e politici, impegnato a colpire duramente ogni forma di opposizione<ref>{{Cita
Nel 2015 la Gallup coreana ha fatto un sondaggio sul miglior presidente nella storia della Corea: Park è risultato in cima alla classifica con l'indice di gradimento del 44%.<ref>{{Cita web|url=http://news.kmib.co.kr/article/view.asp?arcid=0923192136&code=11121100&cp=nv|titolo=|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>
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*{{Cita libro|autore=Hironori Sasada|titolo=The Evolution of the Japanese Developmental State: Institutions Locked in by Ideas|anno=2013|editore=Routledge|città=|lingua=inglese|p=178|pp=|OCLC=904421139|ISBN=1138851744}}
*{{Cita libro|autore=|curatore=Byung-Kook Kim, Ezra F. Vogel|titolo=The Park Chung Hee Era : the transformation of South Korea|anno=2011|editore=Harvard University Press|città=Cambridge, Mass.|lingua=inglese|p=92|pp=|OCLC=726742070|ISBN=9780674061064}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Kim Hyung-A|anno=JUNE/DECEMBER 2003|titolo=The Eve of Park's Military Rule: the Intellectual Debate on National Reconstruction, 1960-61|rivista=East Asian History|volume=25/26|numero=|pp=113-140|lingua=inglese}}
*{{Cita libro|autore=Sheila Miyoshi Jager|titolo=Brothers at War: The Unending Conflict in Korea|anno=2013|editore=W.W. Norton & Company|città=New York|lingua=inglese|p=349|pp=|OCLC=835951628|ISBN=9780393068498}}
*{{Cita libro|autore=Pyŏng-ch'ŏn Yi|titolo=Developmental dictatorship and the Park Chung-hee era : the shaping of modernity in the Republic of Korea|anno=2006|editore=Homa & Sekey Books|città=Paramus, N.J.|lingua=inglese|p=258|pp=|OCLC=60856167|ISBN=1931907285}}
*{{Cita libro|autore=Daniel P. Bolger|titolo=Scenes from an unfinished war : low-intensity conflict in Korea, 1966-1969|anno=1991|editore=Combat Studies Institute, U.S. Army Command and General Staff College|città=Fort Leavenworth, Kan.|p=|pp=|OCLC=23769622|ISBN=}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Eugene Kim|data=April 1978|titolo=Emergency, Development, and Human Rights: South Korea|rivista=Asian Survey|volume=18|numero=4|pp=363-378|lingua=inglese}}
*{{Cita libro|autore=Pyŏng-guk Kim|autore2=Ezra F Vogel|titolo=The Park Chung Hee era : the transformation of South Korea|anno=2011|editore=Harvard U.P.|città=Cambridge|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=726742070|ISBN=9780674061064}}
*{{Cita libro|autore=Gi-Wook Shin|autore2=Kyung Moon Hwang|titolo=Contentious Kwangju : the May 18 uprising in Korea's past and present|anno=2003|editore=Rowman & Littlefield|città=Lanham, Md.|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=51615217|ISBN=0742519619}}
*{{Cita libro|autore=Dieter Nohlen|autore2=Florian Grotz|autore3=Christof Hartmann|titolo=Elections in Asia and the Pacific : a data handbook : Volume II: South East Asia, East Asia, and the South Pacific|anno=2001|editore=Oxford University Press|città=Oxford|p=|pp=|OCLC=77017070|ISBN=0199249598}}
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*{{Cita libro|autore=Pyŏng-ch'ŏn Yi|titolo=Developmental Dictatorship and the Park Chung-hee Era: The Shaping of Modernity in the Republic of Korea|anno=2006|editore=Homa & Sekey Books|città=Paramus, N.J.|p=|pp=|OCLC=60856167|ISBN=1931907285}}
*{{Cita libro|autore=Gi-Wook Shin|autore2=Kyung Moon Hwang|titolo=Contentious Kwangju: The May 18 Uprising in Korea's Past and Present|anno=2003|editore=Rowman & Littlefield|città=Lanham, Md.|p=|pp=|OCLC=51615217|ISBN=9780742519619}}
*{{Cita libro|autore=Tae Yang, Kwak|titolo=The Anvil of War: The Legacies of Korean Participation in the Vietnam War|anno=2006|editore=Harvard University|città=|lingua=inglese|p=|pp=|ISBN=}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Jimmy H. Koo|coautori=|anno=2011|titolo=The Uncomfortable SOFA: Anti-American Sentiments In South Korea and The US-South Korea Status of Forces Agreement|rivista=American University National Security Law Brief|volume=1|numero=1|p=106|lingua=inglese|url=http://digitalcommons.wcl.american.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1004&context=nslb}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Junghwa Lynn Pyo|titolo=The Status of Forces Agreement|rivista=|volume=|numero=|pp=39-46|lingua=inglese|url=http://uskoreainstitute.org/wp-content/uploads/2010/05/2006-SAIS-USKI-YB-Chapt4.pdf}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Seungsook Luna|data=9 Maggio 2009|titolo=The Cultural Politics of Remembering Park Chung He|rivista=The Asia-Pacific Journal|volume=7|numero=19|lingua=inglese|url=http://apjjf.org/-Seungsook-Moon/3140}}
*{{Cita pubblicazione|autore=NISID Hajari|data=23 agosto 1999|titolo=Asians of the Century|rivista=The Time|volume=|numero=|url=http://content.time.com/time/world/article/0,8599,2054597,00.html}}
== Onorificenze ==
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