Castello di Montalto in Chianti: differenze tra le versioni
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{{coord|43.368152|N|11.547017|E|type:landmark|display=title}}
{{Infobox struttura militare
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|blasonatura = ''D'argento, alla gemella in fascia di rosso, sormontata da un grugno di cinghiale di nero, difeso d'argento, il tutto abbassato sotto il capo cucito dell'Impero''.
}}
Montalto dominava un'importante strada medievale che permetteva ad Arezzo e i suoi territori l'accesso al [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]<ref>“Lo statuto dei viarii di Siena” a cura di D. Ciampoli e T. Szabo, Siena 1992.</ref>, ed era di grande importanza strategica per Siena per via della sua posizione proprio sul confine fra i territori di Siena e quelli di Firenze ed i suoi alleati.
I fiorentini intendevano portare l'intera Toscana sotto
Di particolare rilievo è la cosiddetta [[battaglia di Montalto]] che ebbe luogo nel giugno [[1208]]. I cronisti ci offrono rapporti a volte incongrui sulle cause iniziali
=== La guerra infinita fra Siena e Firenze ===
[[File:Castello di montalto, stemma palmieri 01.JPG|thumb|Lo stemma dei Palmieri in cima alla scalinata]]
Nel [[1251]] [[Repubblica
Montalto fu al centro di varie altre battaglie, la maggior parte delle quali fra lo
Le condizioni sicure o meno nella
Oltre agli aiuti finanziari, Siena in più occasioni mandò a Montalto anche truppe e munizioni (come si vede da documenti del 1402, 1431, 1452, 1478).<ref>Archivio di Stato di Siena, Concistoro N° 260, c. 19 e 359, c.29v.</ref> Il castello fu capace di resistere a un assedio nel 1479<ref>A. ALLEGRETTI, “Ephemerides senenses 1450-1496” in “Rerum Italicarum Scriptores” a cura di L.A Muratori, vol. XXXIII, 1733, pag. 789.</ref>, ma nel 1526 risulta nuovamente occupato dal nemico;<ref>Archivio di Stato di Siena, Balia 596, n° 52.</ref> nel 1529 era sede di una guarnigione da Siena.<ref>Archivio di Stato di Siena, Balia 596, n° 54; 14, c.47- 48. e Balia 401, c.93r.</ref> Queste ripetute battaglie e
=== Lavori di restauro ===
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[[File:Montalto altare.jpg|thumb|La pala d'altare della chiesa di San Martino fu aggiunta nel 1853]]
Nel 1546, con Siena e Firenze ancora alle armi, ''messer'' Giovanni Palmieri non ebbe grandi difficoltà nel convincere il governo di Siena a cedergli Montalto con la promessa di difenderlo a spese proprie. I costi di
Purtroppo la situazione non fu facile, almeno all'inizio. Nel 1553 Montalto fu
Montalto era gravemente danneggiato, ed anche i suoi vasti beni terrieri erano ormai inselvatichiti, incolti, e quasi del tutto abbandonati dai loro abitanti. Pure la chiesa di San Martino, secondo una [[visita pastorale]] effettuata dal vescovo di Arezzo nel 1567,<ref>Archivio Diocesano di Arezzo, Visite Pastorali, secc. XV-XX, regg.85.</ref> risulta spoglia e disadorna, e non è presente neanche il
Durante i seguenti due secoli e mezzo ci sono poche informazioni sul castello. Uno studio demografico<ref>L. BONELLI CONENNA, “Castelnuovo Berardenga nel XVII secolo. La relazione Gherardini del 1676”, Biblioteca Comunale di Castelnuovo, Quaderno 7, 1987.</ref> commissionato nel 1676 dal granduca di Toscana [[Cosimo III de' Medici]]
Giuseppe Palmieri intraprese nuove opere di restauro nella metà del [[XIX secolo]], nello stile neo-gotico che era
L'opera di ristrutturazione fu completata nel 1908 dal figlio Antonio, a cui si deve anche la realizzazione della torre d'ingresso,
== Montalto oggi ==
Dagli inizi degli [[Anni 1950|anni
Sotto il Coda Nunziante e sua moglie Diana, Montalto
=== Agricoltura biologica ===
L'attuale tenuta, comprendente un'area di 270 ettari (circa 650 acri), è
Per mantenere basso l'impatto ambientale non vengono utilizzati [[concime|concimi chimici]] né [[prodotto fitosanitario|fitofarmaci]]. Prodotti offerti al consumatore includono olio extra vergine d'oliva, miele, uova e una varietà di verdure a seconda della stagione.
=== Agriturismo ===
I nuovi proprietari, pionieri in ciò che oggi viene chiamato agriturismo, hanno man mano
Dopo la seconda guerra mondiale, il castello e i suoi
== Note ==
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