Rocca Angitola: differenze tra le versioni
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== Storia ==
La leggenda vuole che la città fosse sorta sulle rovine dell'antica Crissa, fondata dal focese [[Crisso]], fratello di [[Panopeo]] e prendesse il suo nome in tempi moderni dall'essere edificata sopra una Rocca dirimpetto al fiume Angitola. Durante il medioevo fu denominata ''Rocca Niceforo'', in onore del condottiero bizantino [[Niceforo Foca]], che riuscì più volte a sconfiggere i [[saraceni]], ed in epoca tardomedievale fu chiamata ''Kastron''. Era cinta di mura e munita di torri e dai registri angioini risulta che nel 1276 contasse 1228 abitanti. Nella Reintegra scritta, con licenza di Ferdinando d'Aragona [[Re di Napoli]], nell'anno 1474 risulta che Rocca Angitola aveva sotto la sua giuristizione diciotto casali.<ref>[[Ilario Tranquillo]], [[Istoria apologetica dell'antica Napizia, oggi detta il Pizzo]], Stamperia Carmine Petagna, Napoli 1725: Nel celebre, e famoso Archivio
Nel 1532 vengono registrate 141 famiglie che passano a 263 nel 1545, ed a 275 nel 1651. Da questo momento inizia lo spopolamento favorito anche dai terremoti del 1638 e 1659. La città fu ufficialmente dichiarata abbandonata nel 1772.<ref>ASVV ,Notaio Giorgio Pirrone, Atto del 2 febbraio 1772: ''osservando specialmente le quattro casuppole che frà quelle rovine che ancora male esistono, furono trovate vuote, tanto d'Abbitatori che d'altre robbe.''</ref> Infine il terremoto del 1783 distrugge le ultime, ormai abbandonate, costruzioni. Nel 1783 i pochi oggetti sacri risparmiati dal terremoto vennero portati nei paesi vicini, le tre campane della chiesa parrocchiale furono sistemate sul campanile della chiesa parrocchiale di Maierato, ed una di esse è tuttora in funzione.
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