Ucraina: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 191:
 
Le elezioni si ripeterono il 26 dicembre [[2004]] e il nuovo presidente risultò Viktor Juščenko, entrato in carica il 23 gennaio [[2005]].
Tale rivoluzione vide il forte sostegno degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e dell'[[Unione europea]], che salutarono con favore la caduta di un'altra autocrazia post-sovietica. Con l'ascesa al potere di Juščenko ed il conseguente spostamento politico dell'Ucraina verso l'[[Unione europea]], [[Gazprom]] iniziò a tariffare il gas all'Ucraina al prezzo di 230 dollari per 1000 m³, aumentando considerevolmente la precedente tariffa di 50 dollari, da sempre un prezzo di favore della [[Russia]] verso l'Ucraina.
 
In seguito alle [[Elezioni parlamentari in Ucraina del 2006|elezioni]] per la [[Verchovna Rada]], il parlamento ucraino, tenutesi il 26 marzo [[2006]] e vinte dal [[Partito delle Regioni]] di Janukovyč col 32,14% dei voti, la "coalizione arancione" presieduta da Juščenko {{chiarire|uscì notevolmente ridimensionata|rispetto a quando?}}<!-- prima del 2004 non si può parlare di alcuna "coalizione arancione", e le precedenti elezioni risalgono al 2002 --> a causa del voltafaccia di una parte della coalizione, il [[Partito Socialista d'Ucraina|Partito Socialista]]. Janukovyč, eletto primo ministro, riuscì poi a modificare la costituzione per via parlamentare riducendo i poteri del presidente. Ciò spinse Juščenko, il 2 aprile [[2007]], a firmare un decreto per sciogliere il parlamento e indire nuove elezioni legislative; il decreto venne bocciato in parlamento, fra le proteste del premier Janukovyč e dei suoi sostenitori nelle piazze.