Isabella Beeton: differenze tra le versioni

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I Beetons seguirono in parte lo schema delle ricette della Acton, sebbene con una importante modifica: mentre la Acton forniva il metodo di cucinare seguito da una lista degli ingredienti richiesti, le ricette in ''The Englishwoman's Domestic Magazine'' elencavano i componenti prima del processo di cucina.<ref>{{cita|Freeman 1977|p. 76}}.</ref><ref>{{cita|Paxman 2009|p. 114}}.</ref> Lo schema standardizzato di Isabella usato per le ricette mostrava anche i costi approssimativi di ogni porzione, la stagionalità degli ingredienti e il numero di porzioni per piatto.<ref>{{cita|Freeman 1989|p. 165}}</ref> Secondo la scrittrice di cucina britannica del ventesimo secolo [[Elizabeth David]], uno dei punti di forza della scrittura di Isabella era nella "chiarezza e nei dettagli delle sue istruzioni generali, nei suoi vivaci commenti, nelle sue digressioni senza fronzoli".<ref name="Spec: ED" /> Margaret Beetham, la storica, osserva che uno dei punti forza del libro era il "coerente principio di organizzazione che faceva sembrare i suoi eterogenei commenti uniformi e ordinati", e portava uno stile coerente nella presentazione e nello schema.<ref name="VLC: Beetham">{{cita pubblicazione|cognome=Beetham|nome=Margaret|titolo=Good Taste and Sweet Ordering: Dining with Mrs Beeton|rivista=Victorian Literature and Culture|data=2008|volume=36|numero=2|pp=391–406|jstor=40347196}}</ref> Sebbene Daly e Forman considerino tale approccio "più che stereotipato", Hughes lo vede come "la cosa più amata dai vittoriani dell'età di mezzo, ''un sistema''".<ref>{{cita|Hughes 2006|p. 261}}.</ref>
 
Durante l'inverno particolarmente aspro del 1858–59 Isabella preparò la sua minestra che servì ai poveri di Pinner, "Minestra per scopi benefici";{{#tag:ref|La minestra — che richiedeva sei ore e mezza per essere fatta al costo di 1{{frac|1|1|2}}d. ("d" era un penny, 1/240 di una sterlina) per quarto di gallone — consisteva di:<br />"Una guancia di bue, qualsiasi pezzo di ritagli di manzo, che si possa comprare molto a buon mercato (diciamo 4 lb.), qualche osso, qualsiasi sugo di cottura che la dispensa possa fornire, 1/4 di ''peck'' [1 ''peck'' = 9,09 litri] di cipolla, 6 porri, un grosso mazzo di odori, 1/2 libbra di sedano (i pezzi esterni, o le cime verdi, vanno benissimo); 1/2 lb. di carote, 1/2 lb. di rape, 1/2 lb. di zucchero grezzo grosso, 1/2 pinta di birra, 4 lb. di riso comune o di orzo perlato; 1/2 lb. di sale, 1 oz. di pepe nero, qualche mollica di pane secco, 10 galloni d'acqua."<ref>{{cita|Beeton 1861|p. 65}}.</ref>|group=N}} sua sorella ricordò in seguito che Isabella "era impegnata a fare [la] minestra per i poveri, e i bambini chiamavano regolarmente con le loro latte per farsele riempire".<ref name="Times: 1958">
{{cita news|cognome=Smiles|nome=Lucy|titolo=Mrs Beeton|pubblicazione=The Times|data=6 febbraio 1932|p=13}}</ref><ref>{{cita|Nown 1986|pp. 41–42}}</ref> La ricetta sarebbe diventata l'unica voce nel suo ''[[Mrs Beeton's Book of Household Management|Book of Household Management]]'' che fosse sua propria.<ref>{{cita|Snodgrass 2004|p. 93}}.</ref> Dopo due anni di aborti, nel giugno 1859 nacque il secondo figlio della coppia; anche lui fu chiamato Samuel Orchart Beeton.{{#tag:ref|La scrittrice [[Nancy Spain]], nella sua biografia di Isabella, colloca il mese di nascita a settembre,<ref>{{cita|Spain 1948|p. 124}}.</ref> mentre Freeman fissa la nascita in autunno.<ref name="cita|Freeman 1977|p. 164"/>}} Hughes vede gli aborti come ulteriore prova della sifilide di Samuel.<ref>{{cita|Hughes 2006|pp. 265–66}}.</ref>
 
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Nel settembre 1861 i Beeton fecero uscire una nuova pubblicazione settimanale chiamata ''[[Queen (rivista)|The Queen, the Ladies' Newspaper]]'' (''La Regina, il giornale delle donne'').{{#tag:ref|Dopo essersi fusa con la rivista ''Harper's'' per diventare ''Harper's & Queen'' nel 1970, la pubblicazione divenne poi ''Harper's'', prima della sua attuale incarnazione, ''[[Harper's Bazaar#Harper's Bazaar UK|Harper's Bazaar]]''.<ref>{{cita|Beetham 2003|p. 9}}.</ref>|group=N}} Impegnati a gestire i loro altri titoli, i Beeton assunsero [[Frederick Greenwood]] come direttore.<ref>{{cita|Freeman 1977|pp. 178–79}}.</ref>
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===''Mrs Beeton's Book of Household Management'' ande laterin seguito, 1861–65===
{{Quote box|width=30%|bgcolor=#D8F6CE|align=right|quote=I must frankly own, that if I had known, beforehand, that this book would have cost me the labour which it has, I should never have been courageous enough to commence it.|salign = right|source=Isabella Beeton, Preface of the ''Book of Household Management''{{thinsp}}{{sfn|Beeton|1861|p=iii}}}}
The complete version of ''Mrs Beeton's Book of Household Management'', consisting of the 24 collected monthly instalments, was published on 1 October 1861;{{sfn|Hughes|2006|p=282}}{{sfn|Spain|1948|p=164}}{{efn|The full title of the book was ''The Book of Household Management, comprising information for the Mistress, Housekeeper, Cook, Kitchen-Maid, Butler, Footman, Coachman, Valet, Upper and Under House-Maids, Lady's-Maid, Maid-of-all-Work, Laundry-Maid, Nurse and Nurse-Maid, Monthly Wet and Sick Nurses, etc. etc.—also Sanitary, Medical, & Legal Memoranda: with a History of the Origin, Properties, and Uses of all Things Connected with Home Life and Comfort''.{{sfn|Wilson|Wilson|1983|p=175}}}} it became one of the major publishing events of the nineteenth century.{{sfn|Humble|2006|p=8}} Isabella included an extensive 26-page "Analytical Index" in the book. Although not an innovation—it had been used in ''[[The Family Friend (magazine)|The Family Friend]]'' magazine since 1855—Hughes considers the index in the ''Book of Household Management'' to be "fabulously detailed and exhaustively cross-referenced".{{sfn|Hughes|2006|p=241}} Of the 1,112 pages, over 900 contained recipes. The remainder provided advice on fashion, child care, [[animal husbandry]], poisons, the management of servants, science, religion, first aid and the importance in the use of local and seasonal produce.{{sfn|Hughes|2006|pp=255–58}} In its first year of publication, the book sold 60,000 copies.<ref name="Orion: Beeton" /> It reflected [[Victorian morality|Victorian values]], particularly hard work, thrift and cleanliness.<ref name="WRB: Nichols" /> Christopher Clausen, in his study of the British middle classes, sees that Isabella "reflected better than anyone else, and for a larger audience, the optimistic message that mid-Victorian England was filled with opportunities for those who were willing to learn how to take advantage of them".<ref name="AS: Middle Classes" /> The food writer Annette Hope thinks that "one can understand its success. If&nbsp;... young ladies knew nothing of domestic arrangements, no better book than this could have been devised for them."{{sfn|Hope|2005|p=163}}