LABEN: differenze tra le versioni

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Riorganizzatasi nel 1974 l'attività spaziale europea con la fusione dell'[[ESRO]] e dell'[[ELDO]] nella ''[[Agenzia Spaziale Europea]]'' (ESA), fu dato un nuovo impulso alla politica spaziale continentale, e la ditta milanese si concentrò sulla produzione dell'elettronica di bordo per le missioni cooperative di quegli anni. Cominciarono così i successi della LABEN, di volta in volta associata a consorzi internazionali che comprendevano importanti società appaltatrici di sistemi spaziali inglesi, tedesche e francesi: gli apparati elettronici sviluppati a [[Milano]] si estesero dai semplici sistemi telemetrici principali dei satelliti e delle sonde, ai sempre più complessi controlli automatici degli strumenti e degli esperimenti ivi installati, fino ai software di elaborazione dati a bordo. All’elettronica di bordo corrispondeva poi il duale sviluppo del sistema di controllo a terra, da usare sia prima, durante lo sviluppo e test dell'apparato in fabbrica, che dopo il lancio, per il controllo e il supporto da terra. Praticamente tutte le missioni della nascente [[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] utilizzarono, o a bordo o a terra, dei sistemi elettronici prodotti dalla LABEN, sia con contratto diretto assegnato ad essa dalla agenzia sia in subappalto di collaborazione da parte degli altri membri primari dei vari consorzi.
 
Da ricordare in questo periodo il contributo dato dall'azienda milanese a [[COS-B]], il primo satellite dell'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] dedicato allo studio dei [[raggi gamma]] e anche per lall'osservazione di alcune sorgenti di [[raggi X]], lanciato nel 1975, con la solita fornitura di apparecchiature sia per la elaborazione dei dati telemetrici a terra eche di controllo del carico scientifico, nonché di alcuni pezzi del sotto-sistema di [[radiofrequenza]] comequali gli ''[[encoder]]''<ref>Documento interno della VI legislatura - Camera dei Deputati, ''Relazione sullo stato della partecipazione italiana ai programmi spaziali internazionali'', 1975, pag.10.</ref><ref>http://archives.eui.eu/en/fonds/147375?item=ESRO.B-03.01-8951.</ref>.
 
Contemporaneamente le competenze ingegneristiche così maturate vennero impiegate dalla LABEN sui satelliti realizzati per l’l'''[[Agenzia Spaziale Italiana]]'' (ASI), a partire dal primo satellite [[geostazionario]] sperimentale per le [[telecomunicazione|telecomunicazioni]] [[SIRIO (satellite)|SIRIO]] lanciato nel 1977, chela cui idea nasceva al [[Politecnico di Milano]] su iniziativa del professor [[Francesco Carassa]], e che realizzato da un consorzio di aziende italiane, ebbe una vita talmente più lunga di quella prevista da potere essere spostato alla fine ad orbitare sopra la [[Cina]] eed essere venduto poi a quel governo.
 
====La nuova sede di [[Vimodrone]]====