Monarcomachi: differenze tra le versioni
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Famoso sostenitore delle teorie monarcomache in campo cattolico fu il monaco [[Jacques Clément]] il quale il 1º agosto [[1589]], a [[Saint-Cloud]] assassinò [[Enrico III di Francia]] per vendicare l'uccisione del capo della fazione cattolica [[Enrico di Guisa]] (responsabile di una sommossa che gli aveva sottratto il controllo di [[Parigi]]) e il cambio di fronte del sovrano passato all'alleanza con il leader dello schieramento protestante [[Enrico IV di Francia]]. Questi gli subentrerà come Enrico IV di Francia dopo la pubblica conversione al cattolicesimo.
Lo stesso Enrico IV il 14 maggio [[1610]], dopo diversi tentativi di assassinio subiti negli anni, venne ucciso a colpi di pugnale da [[François Ravaillac]], un fanatico cattolico [[converso]] [[Foglianti|fogliante]] (il quale temeva che il re intendesse muovere guerra contro le potenze cattoliche), mentre si recava in carrozza all'arsenale della [[Bastiglia (Parigi)|Bastiglia]].<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/francois-ravaillac/ Francois Ravaillac
Altro famoso caso di "tirannicidio" fu quello di [[Guglielmo I d'Orange]] (gli [[Casa d'Orange-Nassau|Orange]] prima di diventare difensori della causa delle [[Repubblica delle Sette Province Unite|Province Unite]] protestanti erano stati una famiglia cattolica) ucciso nella sua casa da [[Balthasar Gérard]], sostenitore del [[Sovrani di Spagna|re di Spagna]] [[Filippo II di Spagna|Filippo II d'Asburgo]], il quale aveva posto sul capo del [[principato di Orange|principe olandese]] una taglia di 25.000 [[corone]].
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