Leone berbero: differenze tra le versioni

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== Identificazione genetica della sottospecie ==
In passato si è ritenuto che le differenze nella [[morfologia (biologia)|morfologia]] della criniera potessero essere usate come tratto discriminante nella definizione di [[sottospecie]] del ''Panthera leo'', come il leone berbero. In seguito, venne dimostrato, tuttavia, che il colore e le dimensioni della criniera sono influenzate da numerosi fattori ambientali, come la [[temperatura]].<ref>P. M. West e C. Packer, ''Sexual Selection, Temperature, and the Lion's Mane''. In «Science» 297, pp. 1339/1343, [[2002]]</ref>. In particolare, le temperature fredde di alcuni [[Giardino zoologico|zoo]] europei e nordamericani contribuiscono allo sviluppo di grandi criniere.<ref name="Nabl" /><ref>R. Barnett, N. Yamaguchi, I. Barnes e A. Cooper, ''[http://www.springerlink.com/content/t55636224161vn37/ Lost Populations and Preserving Genetic Diversity in the Lion Panthera leo: Implications for Its Ex Situ Conservation]''. In «Conservation Genetics», 2006.</ref>
[[File:Panthera leo leo MUSE.jpg|thumb|230px|left|Esemplare di leone berbero conservato al [[MUSE (museo)|MUSE]] di Trento]]
 
Nel [[2005]], è stata compiuta una analisi comparata del [[DNA mitocondriale]] su campioni di tessuto organico prelevati da 1 gatto domestico e 25 esemplari - viventi e imbalsamati - di tredici sottospecie diverse di tigre e leone (comprese le ossa fossili di due esemplari di ''[[Panthera leo spelaea]]''). La determinazione delle distanze genetiche delle sequenze di [[Citocromi|citocromo b]] (che è contenuto nel complesso [[ubiquinolo-citocromo c reduttasi]]) ha permesso di ricostruire l'albero filogenetico degli esemplari studiati e di distinguere cinque [[cladistica|macrocladi]]: tigri, leopardi, leoni delle caverne (''[[Panthera leo spelaea]]''), leoni sub-sahariani (''[[Panthera leo senegalensis]]''), e leoni berberi-asiatici (''[[Panthera leo persica]]'' e ''Panthera leo leo'') confermando la parentela genetica tra leone berbero e leone asiatico e la sua distanza da quello sub-sahariano (''Burger, 2006'').