Homo sapiens: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 162:
=== Popolamento del pianeta ===
{{Vedi anche|Migrazioni umane preistoriche}} [[File:Map-of-human-migrations.jpg|thumb|upright=1.6|Mappa delle migrazioni secondo gli [[aplogruppi mitocondriali umani]].]] Esistono teorie più o meno condivise sulle origini dell'uomo contemporaneo. Esse riguardano il rapporto tra gli uomini moderni e gli altri ominidi. * L'''[[origine africana dell'Homo sapiens]]'' è il modello paleoantropologico dominante tra le teorie che tendono a descrivere l'origine e le prime migrazioni umane dell'anatomicamente moderno. È conosciuta anche come: Ipotesi dell'origine unica, Fuori dall'Africa, Ipotesi africana, Teoria della migrazione dall'Africa (dall'inglese Out of Africa o Out of Africa 2), Origine africana recente, Ipotesi di un'origine unica e recente (RSOH dall'inglese recent single-origin hypothesis), Teoria del rimpiazzo (dall'inglese Replacement Hypothesis).<br />L<nowiki>'</nowiki>''ipotesi dell<nowiki>'</nowiki>origine unica'', propone che gli uomini moderni si siano evoluti in Africa<ref name="McDougall" /> e che siano poi migrati all'esterno sostituendo quegli ominidi che erano in altre parti del mondo.<br />Su di essa sussistono vastissime evidenze paleoantropologiche, date da diverse migliaia di ritrovamenti fossili, archeologiche<ref>Calvin William H. 2004, [http://williamcalvin.com/BHM/ch9.htm A Brief History of the Mind.] Cap. 9 From Africa to Everywhere.</ref>, linguistiche<ref>Atkinson, Quentin D. 2010-2011, [http://www.sciencemag.org/content/332/6027/346.abstract Phonemic Diversity Supports a Serial Founder Effect Model of Language Expansion from Africa]</ref>, climatologiche (modificazioni climatiche e conseguenti selezioni della popolazione), genetiche ([[mtDNA]] e nucleare, in particolare [[Aplogruppi del cromosoma Y|Aplogruppi del&nbsp;cromosoma&nbsp;Y]])<ref><i sub-clades L3b d, L3e e L3f, per esempio, sono chiaramente di origine africana, mentre l'aplogruppo N è apparentemente di origine euroasiatica>''[http://www.springerlink.com/content/g14508u363247212/ "A Model for the Dispersal of Modern Humans out of Africa"]</ref><ref><la presenza degli aplogruppi N1 e J in Tanzania suggerisce una introgressione dal Medio Oriente o l'Eurasia in Africa orientale, dedotta da precedenti studi su altre popolazioni in Africa orientale>[http://mbe.oxfordjournals.org/content/24/3/757 "Whole-mtDNA Genome Sequence Analysis of Ancient African Lineages"]</ref><ref><Lo scenario di un'introgressione in Africa è sostenuto da un'altra caratteristica della filogenesi del DNA mitocondriale. Il parente Euroasiatico dell'aplogruppo M (l'aplogruppo N) che ha una età molto simile a M e nessuna indicazione di origine africana>[http://www.sciencemag.org/content/314/5806/1767 "The mtDNA Legacy of the Levantine Early Upper Palaeolithic in Africa"]</ref><ref name="YAP">[http://www.ias.ac.in/currsci/jun252005/1977.pdf "YAP insertion signature in South Asia"]</ref><ref>[http://www.biomedcentral.com/1471-2148/8/45 "Mitochondrial DNA structure in the Arabian Peninsula"]</ref><ref><I due macroaplogruppi M ed N, che hanno colonizzato l'Eurasia, non è del tutto certo fossero già presenti in Africa prima della loro uscita da quel continente.>''[http://www.biomedcentral.com/1471-2164/8/223 "Mitochondrial lineage M1 traces an early human backflow to Africa"]</ref><ref>[http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0168952506001181 "Harvesting the fruit of the human mtDNA tree"]</ref><ref name="New binary">[http://genome.cshlp.org/content/early/2008/04/02/gr.7172008.full.pdf+html "New binary polymorphisms reshape and increase resolution of the human Y chromosomal haplogroup tree"]</ref>. ** I dati molecolari condotti mediante marcatori non ricombinanti, come il DNA mitocondriale, sostengono questa ipotesi. L'analisi filo-geografica ha infatti mostrato che il popolamento da parte dell'uomo moderno dei continenti è proceduto ad ondate successive a partire dal continente [[africa]]no.
** I dati paleo-antropologici testimoniano che in principio sarebbe emersa una popolazione del sud dell'Africa, isolatasi dal resto della popolazione, in un'epoca compresa tra i 100 ed i 200&nbsp;000 anni fa, costituita da individui piuttosto gracili rispetto ai tipi prevalenti di [[Homo heidelbergensis]] ed [[Homo neanderthalensis]]. Gli individui originari della umanità odierna furono costituiti da una popolazione Khoisan ancestrale da cui derivò l'attuale tipo etnico [[Khoisan]]<ref>Mayell, Hillary. Documentary Redraws Humans' Family Tree. http://news.nationalgeographic.com/news/2002/12/1212_021213_journeyofman.html. Accessed September 25, 2010.</ref><ref name="GPL 157">Luigi Luca Cavalli Sforza, ''[[Geni, popoli e lingue]]'', Adelphi, 1994, pg 157.</ref>. Erano individui piccoli e snelli, con una scatola cranica grande, un apparato masticatorio meno massiccio di altre specie, e presumibilmente la pelle scoperta da peli e un linguaggio evoluto. Probabilmente in origine adattati per vivere presso ambienti acquatici e di foresta in zone tropicali.<br />Da questo nucleo originario sarebbero derivate tre ramificazioni che dettero origine una al tipo koishankhoisan l'altra al tipo dei [[pigmei]] africano e il terzo tipo da cui derivarono tutti gli altri tipi etnici umani<ref name="GPL 157" />. Dal terzo tipo derivò inizialmente la popolazione [[Australiani aborigeni|australoide]] che si diffuse partendo dall'Africa orientale circa 60&nbsp;000 anni fa, e forse più, colonizzando<ref name="uow2004">[http://media.uow.edu.au/news/2004/0917a/index.html "When did Australia's earliest inhabitants arrive?"], ''University of Wollongong'', 2004. Retrieved 6 June 2008.</ref> tutta la zona tropicale fino al continente [[australia]]no, una popolazione dalla pelle scura che non utilizzava abbigliamento per difendersi dal freddo e che si diffuse seguendo le coste dei mari in cerca di molluschi. Recenti aggiornamenti basati su repertazioni<ref>[http://www.sciencemag.org/content/331/6016/453.abstract?sid=51eddf7e-f074-4d2f-890c-28b4febce0cb#ref-1, The Southern Route “Out of Africa”: Evidence for an Early Expansion of Modern Humans into Arabia, Science, 28 January 2011, Vol. 331 no. 6016 pp. 453-456, DOI: 10.1126/science.1199113]</ref> in territorio arabico anticipano di alcune migliaia di anni questa fase migratoria, ipotizzando un corridoio passante per la parte meridionale del Mar Rosso, e sollevando dei dubbi sul posizionamento precedente o seguente il grande evento di riduzione della popolazione umana concomitante ([[Teoria della catastrofe di Toba]]).<br />Nel 2015 la rivista [[Nature]] ha pubblicato la notizia che alcuni denti fossili ritrovati in Cina risalirebbero a circa 120.000 anni; tale datazione sposterebbe indietro la data delle prime ondate migratorie dall'Africa, consentendo inoltre di ipotizzare che la prima colonizzazione sia avvenuta verso l'Asia.<ref>[https://www.yahoo.com/news/modern-humans-africa-sooner-thought-220920014.html Articolo su Nature, 14 ottobre 2015]</ref><br>La seconda ondata è quella del tipo dell'[[uomo di Cromagnon]], partita dal medio-oriente circa 40&nbsp;000 anni fa, che colonizzò il continente Europa. Questa popolazione era di alta statura, aveva la carnagione più chiara, era dedita alla caccia di grande selvaggina, utilizzava una sofisticata tecnologia della pietra ed usava pellicce per coprirsi. I resti più antichi di [[Homo Sapiens]] in Europa sono datati a 44.000 anni fa e si riferiscono a dentature rinvenute nella ''Grotta del Cavallo'' nella ''Baia di Uluzzo'' nel Comune di [[Nardò]]. I reperti, ritrovati durante scavi condotti dal prof. Palma Di Cesnola dell'Università di Siena nel 1964, finora ritenuti appartenenti all'uomo di Neandertal, sono stati oggetti di nuovo studio nel 2011: i fossili degli strati coevi alle dentature (conchiglie) esaminati al radiocarbonio nei laboratori dell'Università di Oxford per conto del Dipartimento di Antropologia dell'Università di Vienna e lo studio morfologico dello smalto delle dentature, ne hanno confermato l'appartenenza all'Homo Sapiens, spostando di almeno 4.000 anni la datazione sulla presenza dell'uomo moderno in Europa e confermando, altresì, la coabitazione almeno nell'ambito del sito del ritrovamento dell'uomo di Neandertal con l'uomo moderno.<ref>[http://medienportal.univie.ac.at/presse/aktuelle-pressemeldungen/detailansicht/artikel/homo-sapiens-arrived-earlier-in-europe-than-previously-known/#.TrOdfePcQY5.facebook Homo sapiens arrived earlier in Europe than previously known<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><br />La terza ondata (circa 25&nbsp;000 anni fa) partì sempre dal [[Medio Oriente|medio oriente]] e si spinse attraverso l'[[Asia centrale]] fino in [[America settentrionale]]; di essa resta la popolazione [[Ainu]] del [[Giappone]] come esempio puro e da questa popolazione più diffusa derivarono tutti i tipi etnici successivi. La comparsa degli uomini grandi cacciatori determinò l'estinzione di molte specie animali alla fine del [[pleistocene]], tra cui anche la scomparsa di tutte le altre specie di Homo sapiens.<br />Circa a 12&nbsp;000 anni fa risale la comparsa del tipo [[amerindi|paleomongolico]] che si diffuse dall'Asia centrale fino a colonizzare tutto il continente America. Circa a 7&nbsp;000 anni fa risalgono le diffusioni dei tipi etnici mediterranei che dal medio oriente si diffusero in Europa e India, ed il tipo [[mongoloide|neomongolico]] che si diffuse in Asia orientale; questi ultimi tipi umani sono dediti alle attività economiche dell'agricoltura e allevamento. Infine vi sono le grandi diffusioni umane dei periodi storici che specie negli ultimi secoli ha portato alla grande diffusione del tipo [[europoide]], come tipo ibrido tra i tipi Cro Magnon e mediterraneo e neo-mongolide, che attraverso la colonizzazione ha dato origine ad altre popolazioni ibride in tutti i continenti, un processo che continua oggigiorno e tende ad una completa ibridazione di tutti i tipi umani.
* L<nowiki>'</nowiki>''[[ipotesi multiregionale]]'', o della continuità regionale invece, propone che gli uomini moderni si siano evoluti, almeno in parte, da popolazioni di ominidi indipendenti.<ref>Eswaran, Vinayak, Harpending, Henry & Rogers, Alan R. ''[http://www.sciencedirect.com/science/article/B6WJS-4G3SC6X-1/2/aae7c2810f0d87628e228363c0e1bd66 Genomics refutes an exclusively African origin of humans]'', Journal of Human Evolution, In Press, Corrected Proof, retrieved 6 maggio, 2005.</ref>
* L'''[[Ipotesi dell'origine Euroasiatica]]'' o "Out of Eurasia" è una terza ipotesi alternativa, variante della multiregionale. Rivedendo in qualche modo l'ipotesi multiregionale sulla base di ritrovamenti archeologici euroasiatici, dallo studio del DNA ([[aplogruppo]] M-N-R dell'[[mtDNA]] e gli aplogruppi D-E-C-F del [[cromosoma Y]]) ipotizza un'origine euroasiatica dell'Homo sapiens.