Monterotondo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sd |
m la citazione bibliografica andrebbe spostata nella bibliografia |
||
Riga 123:
I frati cappuccini erano stati approvati dal Papa Clemente VII Medici a Viterbo nel 1528. Appaiono nei documenti di Monterotondo una trentina di anni dopo, il 27 novembre 1542, quando un certo Evangelista, vende agli Orsini una vigna in contrada san Salvatore per uso dei cappuccini. II convento primitivo fu una piccola abitazione, costruita quasi di fronte al vecchio ospedale, nei pressi del Casale San Matteo. Nel 1605 fu approvata la costruzione del nuovo convento in contrada San Restituto; nel 1609 la Comunità di Monterotondo comprò il terreno e iniziò la costruzione, affidata al Maestro milanese Antonio Del Grande. Il Comune e la gente di Monterotondo hanno sempre seguito con molta partecipazione le vicende di questo luogo: ne hanno completato la costruzione, curato i restauri, favorito la permanenza dei cappuccini nel convento, anche durante la soppressione degli Ordini religiosi voluta prima da Napoleone e poi dallo Stato italiano. Qui visse ed operò miracoli san Crispino da Viterbo dal 1703 al 1709. Esiste ancora il pozzo di acqua sorgiva che serviva al santo fraticello per innaffiare l'orto, situato a nord del convento. Garibaldi fece del convento il suo punto di riferimento sia nel 1849 sia nel 1867: a quest'ultima data risale la scheggiatura del portale della chiesa, provocata da una cannonata sparata dal palazzo Piombino dai papalini contro i garibaldini accampati in convento.
Nell'antico refettorio si conserva la lapide che vi fu posta in occasione del passaggio di Pio IX il 6 ottobre 1853: si fermò a pranzo con i cappuccini, i quali in quella circostanza piantarono il grande pino che recentemente è stato abbattuto da un fulmine e sostituito con uno nuovo. Qui i cappuccini del Lazio, nel 1884, aprirono il primo Seminario Serafico, che vi fu riportato nel 1946; nel 1934 vi fu istituito il corso di filosofia e nel 1938 quello di teologia. Il 4 settembre
La piccola chiesa è frequentatissima. Vi si conservano tele del secolo XVII (pala dell'altare maggiore e del coro) e del secolo XVI (Santa Lucia e Sant'Agata nel coro). Il paliotto dell'altare in mosaico con retro in graffito e nella cappella centrale a sinistra il logo del IV centenario raffigurante San Francesco. Alle spalle della chiesa nel giardino vicino al pergolato, scultura di San Francesco in marmo statuario, realizzata dallo scultore Frate cappuccino Remo Rapone. Suggestivo il piccolo chiostro con al centro la cisterna, che con l'acqua piovana, raccolta dai tetti e sapientemente filtrata, ha dissetato - oltre che i frati - il Paese in tempi difficili. Tradizionale la passione della vigna tramandata nei secoli da generazioni di frati viticoltori, oggi curata nei minimi particolari dal Padre Guardiano Enrico D'
==== Chiesa della Madonna delle Grazie ====
Riga 153:
[[File:Palazzo Orsini (Monterotondo).JPG|thumb|Il palazzo Orsini]]
Il palazzo baronale che ospita il comune e vari uffici comunali, nonché l'ufficio dei vigili, ha, negli uffici consiliari degli affreschi del palermitano [[Giacinto Calandrucci]] ([[1655]]-[[1707]]), del fiammingo [[Paul Brill (pittore ed incisore)|Paul Brill]] che ha anche affrescato una sala da pranzo di [[papa Paolo V]], e di [[Girolamo Siciolante da Sermoneta|Girolamo Sciolante (o Siciolante) da Sermoneta]] ([[1521]]-[[1575]]) che ha affrescato anche il Castello Caetani di [[Sermoneta]] e dipinto una pala d'altare di [[Bologna]].<br />
Il palazzo, nel [[medioevo]], fu proprietà degli [[Orsini]], dei [[Barberini]], dei Grillo (la stessa famiglia del film di [[Alberto Sordi]] "[[Il marchese del Grillo]]") e dei [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni-Ludovisi]]. La torre, che domina l'intera Valle del Tevere, non è l'originale. È stata infatti ricostruita a seguito del devastante terremoto del [[1915]] di [[Avezzano]], in cui andò distrutta l'originale.Il 1º novembre del 1867 ospitò Giuseppe Garibaldi ed il suo stato maggiore trasferiti da casa Frosi ospiti di Ignazio Boncompagni. Il Principe di Venosa e senatore del Regno indossava la camicia rossa indossata nel 1867 * [da
Nel cortile esterno ci sono il '' Giardino del Cigno'', e vari monumenti come quello ai caduti della Marina Militare e l'ara ossario per i caduti della [[Grande Guerra]], con il ''Parco della Rimembranza'', recentemente risistemato. Il Cippo-Ossario garibaldino è nel parco della "Passeggiata" con accanto il busto di Raffaello Giovagnoli.
Riga 196:
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Oltre alle scuole dell'infanzia, elementari e medie vi sono diversi istituti di istruzione superiore quali il liceo classico e classico linguistico [[Catullo]], il liceo scientifico [[Giuseppe Peano]], l'istituto tecnico industriale '' Piazza della Resistenza'' ex ''Cardano'' con il liceo scientifico delle scienze applicate e, nella sede associata di ''Via Tirso'', l'istituto per ragioneria e per geometri, il '' C.T.F. Don L. Di Liegro'' ex [[Enfap]], l'istituto artistico I.I.S. Angelo Frammartino (ex I.P.S.S.C.T.P. Marco Polo), il Liceo Linguistico paritario delle Arti e dello Spettacolo 'Alberto Sordi' e l'Istituto Tecnico Aeronautico paritario 'Santa Maria'.
==== Università ====
| |||