Appennino reggiano: differenze tra le versioni

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Il rosone sulla facciata è ridotto alle dimensioni di un finestrino e può esseri rotondo o lobato a semplice contorno. Gli archetti di coronamento, in un sol pezzo, sorretti da mensoline, girano sotto il tetto tutto attorno all'edificio impostandosi su lesene che scendono sullo zoccolo: sopra gli archetti spesso è una serie di conci sega o a dente. Le finestre sono a feritoia semplicemente o doppiamente strombate o bifore con archivolti scolpiti; la torre, quando esiste, è a sezione quadrata staccata dalla chiesa in posizione variabile o talvolta è costituita da un sopraelevamento del muro sulla destra della facciata.
 
II materiale usato in queste chiese è tratto sempre da cave locali, è la pietra [[Arenaria (roccia)|arenaria]] squadrata (lapis quadratus) e nelle costruzioni matildiche l'arenaria di Canossa; i conci sono sempre tagliati esattamente parallelepipedi e posti in opera con poca calce.
 
==== Castelli ====
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La figura umana è rara (Toano, Quattro Castella, S. Vitale) e spesso piuttosto goffa.
Il materiale usato è l'[[Arenaria (roccia)|arenaria]] locale; più tardi troviamo il [[marmo]] di Verona e di Carrara.
 
''(parte dell'articolo riprende e rielabora la "Guida dell'Appennino Reggiano" del [[Club Alpino Italiano]] ed. 1930)''
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* '''Sentiero Spallanzani''' (115&nbsp;km). Ripercorre i luoghi visitati e descritti da [[Lazzaro Spallanzani]], celebre scienziato scandianese del 1700. Partendo da [[Scandiano]] (130&nbsp;m, luogo di nascita del naturalista), conduce a [[San Pellegrino in Alpe]] (1524&nbsp;m), attraversando tutte le fasce di vegetazione dell'Appennino e i luoghi più importanti dal punto di vista naturalistico. Il sentiero si svolge in sette tappe e non presenta particolari difficoltà tecniche.<ref>[http://www.caiscandiano.it/sentierospallanz.html Sentiero Spallanzani]</ref>
* '''Sentiero dei Ducati''' (82.3&nbsp;km). È un sentiero transappenninico che collega la collina reggiana ([[Quattro Castella]] 160&nbsp;m) con la costa tirrenica ([[Luni]] 20&nbsp;m). L'itinerario, che trae origine dagli antichi confini ducali che fino al [[Plebisciti del Regno d'Italia|1848]] dividevano borgate e vallate tra loro adiacenti, si snoda nella [[Val d'Enza]] attraverso il [[passo del Lagastrello]]. È generalmente diviso in undici tappe (sette nell'Appennino reggiano) e presenta alcune varianti.<ref>[http://www.appenninoreggiano.it/Database/iat/iat.nsf/sottocatcomuni/0DD98140B73E85FFC125702B0032E684?OpenDocument&com=C.%20Montana& Sentiero dei Ducati]</ref>
* '''Sentiero Matilde''' (circa 80&nbsp;km). Ripercorre i luoghi della [[Matilde di Canossa|Gran Contessa Matilde]] da [[Canossa]] (219&nbsp;m) fino a [[San Pellegrino in Alpe]] (1524&nbsp;m) sul crinale Tosco-emiliano. Il sentiero è diviso in sette tappe, di cui cinque nell'Appenino reggiano.<ref>[http://reggioemiliaturismo.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=792&IDSezione=5356 Sentiero Matilde]</ref>