Andrea da Segni: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Andrea nacque dalla famiglia di [[papa Alessandro IV]]: è certo che fosse un nipote di lui, poiché le fonte francescane lo definiscono ''nepos Domini Alexandri papae (quarti)'',<ref>''Catalogus sanctorum fratrum minorum'', a cura di L. LEMMENSLemmens, Roma 1903, p. 12; ARNAUDArnaud DEde SERRANTSerrant, ''Chronica XXIV generalium ministrorum'', in ''Analecta franciscana sive Chronica aliaque varia documenta ad historiam fratrum minorum spectantia'', tomo III, Quaracchi (Firenze) 1897, pp. 265 e 418; BARTOLOMEOBartolomeo DAda PISAPisa (o PISANOPisano), ''Liber de conformitate vitae sancti Francisci ad vitam Domini Jesu'', in ''Analecta franciscana'', cit., tomo IV, Quaracchi (Firenze) 1906, p. 242 </ref> ma non sappiamo attraverso quale congiunto del pontefice: la tradizione che lo vuole figlio di Stefano, fratello di Alessandro, èrisalendo moltoad tardivauna ebiografia noidel sappiamo,beato oggi,scritta cheda ilFilippo papaCiammaricone ebbe due fratelli e nessuno dei due si chiamava Stefano; sappiamo che Andrea era ''consanguineus'all'inizio di [[papadel BonifacioXVIII VIII]]secolo,<ref>LUCAF. WADDINGCiammaricone, ''AnnalesSantuario minorumanagnino'', seuVelletri trium1704, ordinumpagg. a243-287 sancto Francisco institutorum('',Historia tomodel II,B. LioneAndrea 1627,Conti pag.anagnino'') 655in (adpart. annumpag. 1295)245</ref> maè nontroppo suotardiva zio,e comenoi vuolesappiamo, una tradizioneoggi, che loil vuolepapa fratelloebbe didue Emilia,fratelli madree dinessuno Bonifacio,dei poichédue questasi gentildonna,chiamava appartenenteStefano.<ref>S. alla famiglia Giffridi di [[Guarcino]]Andreotti, detta altrimenti ''Patrasso'',La fossefamiglia discendentedi aAlessandro suaIV volta,e inl’abbazia lineadi femminileSubiaco'', dallo stesso ceppo familiare del beato.Subiaco 1987</ref>
 
Sappiamo anche che Andrea era ''consanguineus'' di [[papa Bonifacio VIII]],<ref>[[Luca Wadding]], ''Annales minorum seu trium ordinum a sancto Francisco institutorum'', tomo II, Lione 1627, pag. 655 (ad annum 1295)</ref> ma non suo zio, come vuole una tradizione che lo dice fratello di Emilia, madre di Bonifacio: di questa gentildonna, appartenente alla famiglia Giffridi di [[Guarcino]] e discendente a sua volta, ma in linea femminile, dallo stesso ceppo familiare del beato, conosciamo infatti soltanto due fratelli, Benedetto, arcivescovo di [[Patrasso]], e Pietro, padre del celebre cardinale [[Leonardo Patrasso]]<ref>G. Caetani, ''Domus Caietana. Storia documentata della famiglia Caetani'', San Casciano Val di Pesa 1927, vol. I, p. 44.</ref>.
Dopo gli studi teologici, entrò nel [[convento]] francescano [[Piglio#Convento di San Lorenzo|di San Lorenzo]] a [[Piglio]], ma, attratto dalla vita [[eremita|eremitica]], chiese ed ottenne di vivere come in solitudine in una grotta poco distante, sulle pendici del [[monte Scalambra]].
 
Dopo gli [[teologo|studi teologici]], Andrea entrò nel [[convento]] francescano [[Piglio#Convento di San Lorenzo|di San Lorenzo]] a [[Piglio]], ma, attratto dalla vita [[eremita|eremitica]], chiese ed ottenne di vivere come in solitudine in una grotta poco distante, sulle pendici del [[monte Scalambra]].
Nel frattempo aveva compiuto gli studi [[teologo|teologici]], per cui nella solitudine del suo [[eremo]] poté comporre un trattato ''Sulla maternità della Santa Vergine'', andato perduto.
 
Nel frattempo aveva compiuto gli studi [[teologo|teologici]], per cui nellaNella solitudine del suo [[eremo]] poté comporre un trattato ''Sulla maternità della Santa Vergine'', andato purtroppo perduto.
Bonifacio VIII, che ad Andrea era legato da rapporti di consaguineità, avrebbe voluto nominarlo [[cardinale]], ma Andrea rifiutò, perché preferiva restare nel romitorio in meditazione e preghiera. Sembra tuttavia che sia stato proprio Andrea ad ispirare al Papa l'indizione del primo grande [[Giubileo]], nel [[1300]].
 
Bonifacio VIII, che ad Andrea era legato da rapporti di consaguineitàconsanguineità, avrebbe voluto nominarlo [[cardinale]], ma Andrea rifiutò, perché preferiva restare nel romitorio in meditazione e preghiera. Sembra tuttavia che sia stato proprio Andrea ad ispirare al Papa l'indizione del primo grande [[Giubileo]], nel [[1300]].
 
Il culto tributatogli sin dalla morte fu approvato da [[papa Innocenzo XIII]], discendente della famiglia dei Conti di Segni, l'11 dicembre [[1724]]: la sua memoria è celebrata a Piglio il 1º febbraio e dai [[Francescani]] il 3 febbraio.
 
== Bibliografia ==
* Filippo Ciammaricone, ''Historia del B. Andrea Conti anagnino, dell'ordine de Minori Conventuali di S. Francesco'', Onofrioin Piccini''Santuario anagnino'', pp. 243-287, Velletri, 1704;
* Anton Maria Bonucci, ''Istoria della Vita, Virtù, e Miracoli del B. Andrea Conti Sacerdote professo del Serafico ordine del Patriarca S. Francesco'', Girolamo Mainardi, Roma, 1724;
* {{fr}} Louis Lipsin, ''Abregè de la vie du Bienhereux Pere Andrè de Conti, Religeux de l'Ordre des Freres Mineurs'', Alexandre Barchon, Liege, 1724;
* Stefano Pellegrini, ''Il Beato Andrea Conti'', Roma, Famiglie Francescane Italiane, 1973;
* Ernesto Piacentini, ''Il Beato Andrea Conti. Spiritualità, culto liturgico e popolare, miracoli, iconografia e iconologia'', Roma, Herald Editore, 2002.
 
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