Carlo Collodi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: Correzione di uno o più errori comuni |
m rimossi link a pagine inesistenti. |
||
Riga 22:
[[File:Collodicaricatura.jpg|thumb|left|Carlo Lorenzini in una [[caricatura]] di [[Angiolo Tricca]] del 1875|alt=carlo lorenzini]]
Carlo Lorenzini nasce nel [[1826]] a Firenze in via Taddea (sulla casa oggi c'è una lapide). Il padre, Domenico Lorenzini, era [[cuoco]], e la madre, Angiolina (Maria Angela Carolina) Orzali, lavorava come domestica a servizio dei marchesi [[Ginori]], insieme al marito<ref>{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=14 }}</ref>. Quest'ultima, figlia del fattore dei marchesi
Interruppe gli studi superiori nel [[1844]] e incominciò a lavorare come commesso nella libreria Piatti<ref>{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=43 }}</ref> a Firenze. Entrò così nel mondo dei libri e in seguito diventò [[redattore]] e cominciò a scrivere. Nel [[1845]] ottenne una dispensa ecclesiastica che gli permise di leggere l<nowiki>'</nowiki>''[[Indice dei libri proibiti]]''. Nel [[1847]] iniziò a scrivere recensioni ed articoli per [[la Rivista di Firenze (1847)|la Rivista di Firenze]].
Riga 28:
Nel [[1848]], allo scoppio della [[Prima guerra di indipendenza italiana|Prima guerra d'indipendenza]] si arruolò volontario combattendo con altri studenti toscani a [[Battaglia di Curtatone e Montanara|Curtatone e Montanara]]. Tornato a Firenze fondò una rivista satirica, ''[[Il Lampione]]'' (censurata da lì a breve). Nel [[1849]] diventò segretario ministeriale.
Nel [[1850]] diventò amministratore della libreria Piatti, che, come spesso accadeva all'epoca, svolgeva anche attività di [[editoria]]. Collodi collabora con i giornali: [[L'Opinione (quotidiano)|L'Opinione]], [[Il Nazionale (quotidiano)|il Nazionale]], la ''Gazzetta d'Italia'' e ''l'Arte''. Nel [[1853]] abbandonò ''l'Arte'' per dirigere la ''Scaramuccia'' <ref>{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=66 }}</ref> che poi acquistò con il contributo dello zio paterno. Si occupò di tutto: musica, teatro, letteratura. Nel [[1856]] collaborò con la rivista umoristica [[La Lente (1856)|La Lente]] dove firmò per la prima volta con lo pseudonimo di Collodi<ref name="Dedola68">{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=68 }}</ref>. Dello stesso anno sono le sue prime opere importanti: ''
Nel [[1859]] partecipò alla [[Seconda guerra di indipendenza italiana|Seconda guerra d'indipendenza]] come soldato regolare piemontese nel Reggimento Cavalleggeri di Novara. Finita la campagna militare ritornò a [[Firenze]]. Nel [[1860]] diventò censore teatrale. Nel [[1868]], su invito del [[Ministero della Pubblica Istruzione]], entrò a far parte della redazione di un dizionario di lingua parlata, il ''Novo vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze''.
Riga 35:
[[File:Giornaleperibambini.jpg|thumb|Prima pagina del ''Giornale per i bambini'' con il terzo capitolo de ''Le avventure di Pinocchio'' (14 luglio 1881)]]
Nel [[1877]] apparve ''[[Giannettino]]'', e nel [[1878]] fu la volta di ''[[Minuzzolo]]''. Il 7 luglio [[1881]], sul primo numero del periodico per l'infanzia ''
Nel [[1883]] pubblicò ''Le avventure di Pinocchio'' raccolte in volume. Nello stesso anno diventò direttore del ''Giornale per i bambini''.
|