Solubilità: differenze tra le versioni

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==Influenza della pressione==
In generale l'aumento di [[pressione]] provoca un aumento della solubilità, anche se si tratta di un fenomeno apprezzabile solamente nei [[gas]]. Fa parte dell'esperienza quotidiana l'influenza della pressione sulla solubilità dell'[[anidride carbonica]] nelle bevande gassate: fino a quando la bottiglia è sigillata la maggior pressione interna permette all'anidride di rimanere in soluzione, quando la bottiglia viene aperta la diminuzione di pressione comporta la rapida gassificazione dell'anidride disciolta con la conseguente formazione delle [[Bolla (fisica)|bollicine]]. La solubilità dei gas in acqua è ben descritta la [[legge di Henry]]. Si deve considerare però che soluzioni acquose di CO<sub>2</sub>, SO<sub>2</sub> ed NH<sub>3</sub>, per quanto siano spesso indicate, non sono degli esempi ottimali in quanto si tratta di sistemi chimicamente reagenti, che quindi presentano degli andamenti anomali della solubilità.
Si deve considerare però che soluzioni acquose di CO<sub>2</sub>, SO<sub>2</sub> ed NH<sub>3</sub>, per quanto siano spesso indicate, non sono degli esempi ottimali in quanto si tratta di sistemi chimicamente reagenti, che quindi presentano degli andamenti anomali della solubilità.
 
== Solubilità nello stato solido ==
La ''solubilità in fase solida'' è fondamentale per capire il comportamento di alcune [[Lega (metallurgia)|leghe]]. Alcuni materiali metallici (per esempio [[Oro|Au]] e [[Rame|Cu]] o, entro certi limiti, [[Ferro|Fe]] e [[Cromo|Cr]]) quando solidificano formano una sola [[Fase (chimica)|fase]], in cui un elemento è indistinguibile dall'altro. In questo caso si dice che i due metalli formano una ''soluzione solida''. La solubilità degli elementi nella matrice cristallina dell'elemento base può essere totale (vedi i casi indicati sopra), in generale in questo caso si ha una ''lega di sostituzione'', cioè gli atomi di un materiale sostituiscono quelli dell'altro nel [[reticolo cristallino]], ne consegue che, per avere questo tipo di lega, i due materiali devono avere lo stesso reticolo cristallino.
 
In altri casi la solubilità non è totale, ma solo parziale: quando la percentuale del materiale soluto nella matrice del materiale solvente (per soluto si intende il materiale in percentuale atomica più bassa e solvente quello con percentuale atomica più alta) supera un certo valore, si forma una fase diversa formata solo dal soluto. Il caso più noto è quello del [[Carbonio|C]] nel [[Ferro|Fe]] (vedi [[Diagrammadiagramma ferro-carbonio]]), in cui il C è solubile nel Fe per un massimo di circa il 2% a 1150&nbsp;°C, mentre a temperatura ambiente è praticamente insolubile. In genere questa solubilità forma ''leghe interstiziali'', in cui gli atomi del soluto (che devono avere un [[raggio atomico]] molto più basso di quello del solvente) occupano gli spazi lasciati liberi dentro il reticolo dagli atomi di dimensioni maggiori. Naturalmente la presenza di ''corpi estranei'' modifica sensibilmente i [[parametri reticolari]].
 
== Note ==