Egisto Pandolfini: differenze tra le versioni

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==Carriera==
===Club===
Egisto Pandolfini cresce calcisticamente nelle giovanili della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] ove esordì in [[Serie A]] l'11 novembre [[1945]] contro la [[Salernitana Calcio 1919|Salernitana]], vince un [[Campionato toscano di guerra]] 1944-1945. In quel primo anno da riserva Pandolfini non conquistò il cuore dei dirigenti [[ACF Fiorentina|Violaviola]] che lo dirottarono a fine campionato all'[[Empoli Football Club|Empoli]] in [[Serie B]]. Qui il giovane Pandolfini si mise in luce ma non al punto da meritarsi il ritorno a [[Firenze]]. Veniva giudicato troppo piccolo ed in fin dei conti la Fiorentina era sempre un grosso club.
 
Su di lui mise gli occhi il presidente della [[SPAL 1907|SPAL]] [[Paolo Mazza]] - che di lì a poco si guadagnerà l'appellativo di [[Mago di campagna]] - che lo prelevò per pochi soldi mettendolo al centro dell'attacco spallino<ref>[http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=6901&p=2#page/2/mode/1up Giocatori di Serie A e B autorizzati a cambiare società nella stagione 1947-48], ''[[Il Corriere dello Sport]]'', 30 agosto 1947, pag.2</ref>. A [[Ferrara]] Pandolfini esplose e vinse con 20 reti la classifica del girone B della serie cadetta. Per riaverlo la Fiorentina pagò a Mazza una cifra da capogiro per l'epoca oltre al cartellino del bomber [[Otello Badiali]], che ritornò a Ferrara.
 
Con i Violaviola Pandolfini giocò 4 campionati arrivando a debuttare in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] il 2 luglio del [[1950]] contro il [[Nazionale di calcio del Paraguay|Paraguay]]. A Firenze, gioca con [[Sergio Cervato]], [[Leonardo Costagliola]], [[Ardico Magnini]], [[Giuseppe Chiappella]], [[Francesco Rosetta]], [[Augusto Magli (calciatore)|Augusto Magli]], ovvero tutti grandi giocatori assieme ai quali contribuirà al quarto posto in campionato nel [[1952]], anticipatore del grande successo che la Fiorentina avrà nel [[1956]]. Dopo quattro campionati a Firenze, Pandolfini viene ceduto alla [[A.S. Roma|Roma]] perché voluto dal tecnico [[Giuseppe Viani]] che aveva appena riportato i giallorossi in Serie A.
 
Nella capitale resterà altre quattro intense stagioni e gli anni romani, come del resto quelli fiorentini, sono l'apice della carriera di Pandolfini che intanto viene arretrato al ruolo di interno senza comunque perdere il vizio del goal. Formidabile nei calci piazzati - a [[Roma]] realizzerà ben 9 goal su rigore consacrandosi come uno dei migliori rigoristi capitolini di tutti i tempi ed in totale ne realizzerà 17 in Serie A - era dotato di una grande tecnica con la quale sopperirà negli anni alla graduale perdita di velocità. Viene successivamente ceduto all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] ed a [[Milano]] resta due stagioni, giocando nel [[1957|1956/57]] assieme al suo compaesano di [[Lastra a Signa]] [[Fulvio Nesti]], che era arrivato alla SPAL l'anno della sua partenza e che con lui aveva giocato ai mondiali svizzeri del 1954.