Publio Morbiducci: differenze tra le versioni

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Si specializza intanto nella medaglistica, vincendo nel 1923 il concorso per la moneta da due lire, e nella tecnica dell'incisione su legno, collaborando con numerose xilografie alla rivista di [[Ettore Cozzani]], ''[[L'Eroica (rivista)|L'Eroica]]''. Nel 1924 la sua mostra di medaglie presso la [[American Numismatic Society]] di [[New York]] viene presentata da [[Ugo Ojetti]]. Tra il 1924 e il 1931, diviene uno degli scultori più impegnati in opere pubbliche. Nel 1932, sembra per intervento diretto di [[Mussolini]], vince e realizza il monumento al ''Bersagliere'' di [[Porta Pia]]. È del [[1934]] la statua in bronzo titolata ''[[Giovani Italiane|Giovane Italiana]]'', in riconoscimento all'opera delle volontarie che accudivano i bimbi nelle [[Colonia estiva|colonie estive fasciste]]. Collocata nel piazzale d'accesso della [[Colonia dei Fasci Italiani all'Estero]], nel [[dopoguerra]] la statua è stata probabilmente distrutta.
 
Tra il 1930 e il 1940 Morbiducci si afferma come uno dei maggiori artisti del regime, ed è uno dei protagonisti della mostra celebrativa del Decennale della [[Rivoluzione fascista]]. Nel 1937 è nominato Accademico di San Luca e nel 1938 il suo ''Discobolo in riposo'' viene allocato tra le statue dello Stadio dei Marmi. Nel 1939 realizza il grande ''Fregio'' marmoreo per il Palazzo degli Uffici all' Eur, nel quale celebra i fasti della storia di Roma attraverso i suoi monumenti. Sempre nel periodo prima della guerra realizza i [[Cofano portabandiera|cofani portabandiera]] del cacciatorpediniere ''[[Folgore (cacciatorpediniere)|Folgore]]'', affondato in combattimento nel 1942, e dell'incrociatore ''[[Scipione Africano (incrociatore)|Scipione Africano]]'' (1941-1982).
 
Nel dopoguerra realizza il busto di ''Pietro Mascagni'' e nel 1948 partecipa al concorso internazionale per la Porta di San Pietro; nel 1956 vengono terminati i gruppi dei ''Dioscuri'', sulla scalinata del Palazzo della Civiltà Italiana (o della Civiltà del Lavoro) all'Eur.