Arsuf: differenze tra le versioni

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Nel [[1101]] Arsuf venne occupata da [[Baldovino I di Gerusalemme]] e dal suo esercito. Fu ribattezzata Azotus, fu ricostruita la cinta di mura e nacque così la [[Signoria di Arsur]], vassalla del [[Regno di Gerusalemme]]. Nel [[1187]], con la caduta di Gerusalemme, la città venne nuovamente conquistata da [[Saladino]], ma il [[6 settembre]] [[1191]], a seguito di una [[Battaglia di Arsuf|battaglia]] tra le armate di [[Riccardo I d'Inghilterra|Riccardo Cuor di Leone]] e [[Saladino]], che vide la sconfitta di quest'ultimo, la città tornò nuovamente in mano cristiana.
 
Nel [[1207]] [[Giovanni di Ibelin]] [[Signoria di Beirut|Signore di Beirut]], assunse anche la signoria di ArsufArsur, prendendo in moglie ''Melisenda di Arsuf''Arsur. Il titolo venne ereditato dal loro figlio ''Giovanni di Arsur'' e dal figlio maggiore di quest'ultimo ''Baliano di Arsuf''Arsur che nel [[1241]] edificò nuove mura, la fortezza e il porto. Dal [[1261]] la città venne governata e presidiata dagli [[Ospitalieri]].
 
La località rimase in mano ai [[Crociate|Crociati]] fino al 1265, anno in cui il [[sultano]] [[Mamelucchi|mamelucco]] [[Baybars]] Bunduqdārī la espugnò al termine di un assedio durato 40 giorni. La città era difesa da circa 300 Ospitalieri che combatterono duramente fino a quando furono costretti alla resa dopo aver perduto circa un terzo delle loro forze. La resa venne accettata con la condizione di lasciare in libertà i difensori. La promessa non fu tuttavia mantenuta da Baybars che li uccise tutti, radendo in seguito al suolo la fortezza e le mura nel timore che potesse essere riutilizzata dai Crociati. La distruzione della città fu totale ed essa non venne mai più ricostruita. I suoi resti sono ancora oggi visibili.