Trail making test: differenze tra le versioni

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{{W|psicologia|aprile 2011}}
[[Image:Trails.jpg|thumb|Esempio di ''trail-making test'' A ]]
Il '''''trail-making test''''' è un test neuropsicologico di attenzione visiva e cambiamento di compito. Il test consiste nel collegare 25 target consecutivi su un foglio di carta<ref>Reitan R. M. (1958). Validity of the Trail Making test as an indicator of organic brain damage. Percept. Mot Skills, 8, 271-276.</ref> o sullo schermo di un computer<ref>Veneri G., Rosini F., Federighi P., Federico A., Rufa A. (2012). Evaluating gaze control on a multi-target sequencing task: The distribution of fixations is evidence of exploration optimisation, Computers in Biology and Medicine, 42 (2), 235-24444</ref>. Il test è composto da due versioni: A e B. Nel '''TMT-A''' (Trail-making test A) i 25 target sono numeri (1,2,3, ecc.); mentre nel '''TMT-B''' (Trail-making test B) i target sono sia numeri che lettere ed il soggetto deve alternarli in ordine crescente (1, A, 2, B, ecc.). Il compito del soggetto è di collegare con una linea gli stimoli target nel minor tempo possibile. La performance si misura tenendo conto del tempo impiegato dal soggetto per completare il compito .
Nella valutazione delle [[funzioni esecutive]] viene considerato come indicativa la differenza tra i tempi della parte B e quelli della parte A ('''TMT-BA''')<ref>Gaudino, E. A., Geisler, M. W., Squires, N. K. (1995). Construct validity in the Trail Making Test: What makes Part B harder? J Clin Exp Neuropsychol, 17 (4), 529-535.</ref><ref>Corrigan, J. D., Hinkeldey, M. S. (1987). Relationships between parts A and B of the Trail Making Test. J. Clin Psychol, 43 (4), 402–409.</ref>.