Crepereia Tryphaena: differenze tra le versioni
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[[File:Crepereia Tryphaena.png|thumb|Bambola d'avorio snodabile]]
[[File:Crepereia Tryphaena 2.jpg|200px|thumb|Il corredo funebre del sarcofago di Crepereia Tryphaena]]
Crepereia Tryphaena era il nome di una giovane donna, presumibilmente di circa 18 anni, il cui sarcofago fu rinvenuto durante i lavori di scavo iniziati nel 1889 per le fondazioni del [[Palazzo di Giustizia (Roma)|Palazzo di Giustizia di Roma]] e per la costruzione
Crepereia fu identificata come una fanciulla vissuta nella metà del II sec. d.C che si presentò agli occhi dei Romani accorsi, alla notizia dell'eccezionale ritrovamento, la mattina del 12 gennanio 1889 presso [[ponte Umberto]]. All'apertura del sarcofago la giovane donna appariva per l'acqua proveniente dal vicino fiume Tevere come una ninfa. Lasciò scritto l'archeologo [[Rodolfo Lanciani]] <ref>L'archeologo e ingegnere Lanciani peraltro era in polemica con la conduzione dei lavori, per l'urgenza con cui venivano eseguite le opere di costruzioni che formeranno il nuovo quartiere Prati, che impediva la tracciatura e la documentazione dei reperti archeologici rinvenuti (in [http://www.cortedicassazione.it/corte-di-cassazione/it/scoperte_archeologiche.page Corte Suprema di Cassazione])</ref> presente agli scavi:
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