Imperialismo statunitense: differenze tra le versioni

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L'ideologia espansionistica della frontiera mobile aveva quindi radici antiche e trovava ragioni anche nell'imponente [[flusso migratorio]] in accoglienza, percepito come prova inconfutabile della superiorità politica, economica, sociale degli Stati Uniti. Dato che nell'immaginario collettivo, la nazione era considerata terra privilegiata di libertà, democrazia e prosperità, era facile pensare che la sua espansione non potesse che configurarsi come ulteriore diffusione di questi diritti e benefici e che quindi, anche la sua lotta per la conquista di un dominio sempre più vasto non dovesse essere considerata come avidità di potenza e di ricchezza dalle nazioni Europee, etichettate come coloniali e sfruttatrici.
 
Nella seconda metà dell'Ottocento gli Stati Uniti erano una effettivamente una grande potenza, ma dovevano ancora, oltre che ribadirlo a se stessi, dimostrarlo in modo inequivocabile alle altre nazioni del mondo; agire da grande potenza era non soltanto urgente necessità economica, ma era anche un'irrinunciabile questione di orgoglio e di prestigio nazionale.
 
== La svolta di fine secolo (1898-1900) ==