Enigma della camera chiusa: differenze tra le versioni

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Paradossalmente, malgrado l'apparente difficoltà di creare un meccanismo che sia allo stesso tempo verosimile e convincente, la bibliografia della camera chiusa è sterminata: il volume ''Locked Room Murders and Other Impossible Crimes: A Comprehensive Bibliography'', compilato dallo studioso Robert Adey, raccoglie oltre 2000 tra romanzi e racconti che hanno affrontato il genere, molti dei quali con risultati straordinari.
 
Tra i capolavori della camera chiusa spiccano i romanzi ''[[Il mistero della camera gialla|]]''Il mistero della camera gialla'']] di [[Gaston Leroux]] e il romanzo ''[[Le tre bare]]'', di [[John Dickson Carr]]. Quest'ultimo contiene anche, in un suo lungo capitolo, quella che ancor oggi rappresenta la più approfondita trattazione teorica sull'argomento, ripresa e ampliata da [[Clayton Rawson]] nel suo ''[[Death from a Top Hat]]'' ([[1938]]) e dal misconosciuto ma geniale [[Derek Smith (scrittore)|Derek Smith]] in ''[[Whistle up the Devil]]'' ([[1953]]). Tra gli italiani vale la pena di citare ''Il terno di San Gennaro''<ref>Cap. 15, ''Il terno di San Gennaro'', Lo Stagno Incantato, [[Napoli]], 1999 ISBN 88-88022-02-3</ref> di [[Massimo Siviero]].
 
Esistono in letteratura anche esempi di enigmi della camera chiusa che si svolgono all'aperto, come nel caso di ''[[Uomini che odiano le donne]]'' di [[Stieg Larsson]], dove la stanza chiusa è in realtà una piccola isola. Un'altra variante si può leggere in ''[[Sangue al priorato]]'' di [[John Dickson Carr]], in cui il delitto impossibile avviene in un padiglione circondato dalla neve e le uniche impronte sono di chi è entrato, ma non di chi è uscito.