Asynchronous Transfer Mode: differenze tra le versioni
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==Introduzione==
ATM è stato progettato agli inizi degli [[Anni 1990|anni novanta]] e lanciato con una fortissima spinta in quanto avrebbe dovuto soddisfare le esigenze di ''[[networking]]'' unificando varie tipologie di [[traffico (telecomunicazioni)|traffico]] o servizi (voce, dati, [[TV via cavo]], [[telex]], ecc.,) all'interno di un sistema unico integrato. In particolare ATM è stato pensato per fornire uno [[Norma (tecnologia)|standard]] unificato di [[rete di telecomunicazioni|rete]] per supportare canali sincroni ([[Synchronous Digital Hierarchy|SDH]]) e reti basate su pacchetti ([[Internet Protocol|IP]], [[Frame Relay]], ecc.) e in grado di garantire e gestire contemporaneamente livelli multipli di [[QoS|qualità del servizio]] a supporto dei vari tipi di traffico dimostrando così ottime capacità in termini di flessibilità ed efficienza nell'uso delle risorse trasmissive ed elaborative.
Tale sistema avrebbe dovuto dar luogo alla cosiddetta rete ''Broadband-ISDN'' ([[Broaband ISDN|B-ISDN]]), estensione o sviluppo della classica rete [[ISDN|N-ISDN]] a banda stretta (''Narrow ISDN'') che supportasse appunto tutta questa serie di servizi offerti all'utente e con una [[velocità di trasmissione]] di 155 Mbit/s grazie all'utilizzo della [[fibra ottica]] come [[mezzo trasmissivo]] fino all'utente finale cioè nella [[rete di accesso]]. Tali tecnologie in Italia sono state sperimentate dal centro di ricerca di Telecom Italia [[CSELT]], di cui ha anche pubblicato una collana di volumi in Italiano. A oggi però questa tipologia di rete non è mai stata realizzata a livello di servizio commerciale, anche per l'assenza della fibra ottica fino all'utente finale.
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L'unità di trasmissione dei dati di ATM è detta ''cella'', e ha una dimensione fissa di 53 [[byte]], di cui 48 di [[payload]] (corpo di dati utili) e 5 di [[header]]. La lunghezza fissa e piccola della cella favorisce ritardi di elaborazione costanti e limitati durante la commutazione nei nodi nonché maggiori [[velocità di trasmissione]] estremamente vantaggiosi per il supporto alle varie tipologie di traffico.
ATM utilizza una tecnica di [[commutazione (telecomunicazioni)|commutazione]] a ''[[circuito virtuale]]'' che lo rende appetibile per reti integrate nei servizi ad alta [[velocità di trasmissione]]:
prima di inviare i dati si invia un [[pacchetto (reti)|pacchetto]] di ''[[handshake]]'' per configurare la [[connessione (informatica)|connessione]]. Man mano che questo pacchetto attraversa gli [[switch]] ATM, questi calcolano l'[[instradamento]], attribuiscono un identificatore (''label'') ai pacchetti di questa connessione e riservano risorse per la connessione stessa. A questo punto tutti i successivi pacchetti della connessione seguiranno lo stesso percorso com'è tipico della [[commutazione di circuito]]. Per il resto la trasmissione dei dati è segmentata in pacchetti di dimensioni fisse dette ''celle'' [[multiplazione|multiplate]] in maniera asincrona su canali logici o ''virtuali'' diversi per ciascuna connessione.
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