Simone Fernando Sacconi: differenze tra le versioni
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Figlio di un violinista, [[Gaspare Sacconi]], fin da piccolo si interessò all'arte liutaria, lavorò come garzone di bottega e apprendista presso il liutaio veneto, ma attivo a Roma, [[Giuseppe Rossi (liutaio)|Giuseppe Rossi]], dall'età di otto anni fino ai sedici, dopodiché frequentò l'[[Accademia di Belle Arti]]. Il primo violino Stradivari (il "Berthier") ebbe modo di esaminarlo all'età di tredici anni, quando fu presentato al violinista ungherese [[Ferenc Vecsey]] che lo possedeva. Rientrato a Roma dopo aver combattuto nella [[Prima guerra mondiale]], frequentò il liutaio [[Giuseppe Fiorini]] e lavorò nella sua bottega portando a termine due violini iniziati dall'ormai vecchio maestro.
Nel [[1925]] sposò la cantante [[Teresita Pacini]] da cui ebbe un figlio. Grazie alla moglie, proveniente da una famiglia di musicisti, conobbe i maggiori [[violinisti]] e [[violoncellisti]] del [[XX secolo]], che divennero suoi clienti ed intrattenne rapporti con grandi compositori quali [[Richard Strauss]], [[Claude Debussy]], [[Riccardo Zandonai]], [[Ottorino Respighi]], [[Alfredo Casella]], [[Pietro Mascagni]] e [[Ildebrando Pizzetti]]. Tra i suoi clienti vi furono: [[Pablo Casals]], [[Fritz Kreisler]], [[George Enescu]], [[Jascha Heifetz]], [[Yehudi Elman]], [[Gaspar Cassadò]], [[
==Pubblicazioni==
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