Statuetta di Cheope: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
[[File:Khufu2.jpg|sinistra|miniatura|226x226px|Dettaglio della testa e del busto]]
La figurina in [[avorio]] misura 7,5 cm in altezza, 2,9 in larghezza e 2,6 in profondità ed è parzialmente danneggiata e scheggiata. La superficie esterna era originariamente lucida e ben levigata. Cheope è rappresentato con la [[CoronaCorone (Egitto)egizie|corona rossa]] (''deshret'') del [[Geografia dell'antico Egitto|Basso Egitto]], la cui sommità e la spirale che decorava la fronte sono mancanti. Il re siede su un trono dal basso schienale, meno lavorato della figura umana. Nella mano destra posata sul petto, stringe lo [[Scettri egizi|scettro a forma di flagello]] (''nekhekh''), che ricade sul braccio destro. Il braccio sinistro è piegato e posato pacatamente sulla coscia; la mano è distesa sul ginocchio. I piedi, come il piedistallo, sono andati perduti. La testa, dalle grandi orecchie, è leggermente sproporzionata rispetto al corpo; il viso è tondo e gli zigomi pieni. Il mento è sprovvisto della consueta barba cerimoniale posticcia. Il re indossa un corto perizoma [[Plissettatore|plissettato]]; la parte superiore del corpo è nuda. Sul lato destro, accanto al ginocchio del faraone, compare il [[Titolatura reale dell'antico Egitto|''nome Horo'']] di Cheope, Mejedu; alla sinistra del ginocchio, in un [[cartiglio]], permangono lievissime tracce parte terminale del suo ''nomen'' Khnum-Khufu (grecizzato in ''Cheope'')<ref name=":0">W. M. Flinders Petrie, ''Abydos II.'' p. 30; Tavola XIII e tavola XIV.</ref><ref name=":1">Zahi Hawass, ''The Khufu Statuette''. pp. 379–394.</ref><ref>Abeer El-Shahawy, Farid S. Atiya, ''The Egyptian Museum in Cairo.'' p. 49ff.</ref>.
 
== Scoperta ==
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Il frammento C2 della [[Pietra di Palermo]] registra la creazione di due colossi di Cheope in piedi, una in [[rame]] e un'altra in [[oro]] puro<ref name=":1" /><ref>[[Thomas Schneider (Egyptologist)|Thomas Schneider]]: ''Lexikon der Pharaonen''. Albatros, Düsseldorf 2002, ISBN 3-491-96053-3, S. 100–102.</ref>.
 
Varie altre statue sono state ricondotte a Cheope per i loro tratti stilistici. Le più famose tra queste sono la "Testa reale di [[Brooklyn Museum|Brooklyn]]", in [[granito]] rosa<ref>Richard A. Fazzini, Robert S. Bianchi, James F. Romano, Donald B. Spanel, ''Ancient Egyptian Art in the Brooklyn Museum''. Brooklyn Museum, Brooklyn (NY) 1989,ISBN 0-87273-118-9, p. 31.</ref>, e la "Testa reale di [[Monaco di Baviera|Monaco]]" in [[Calcare|pietra calcarea]]<ref>Sylvia Schoske, Dietrich Wildung (edd.), ''Staatliche Sammlung Ägyptischer Kunst München'' (= ''Zaberns Bildbände zur Archäologie.'' Vol. 31). von Zabern, Mainz 1995,ISBN 3-8053-1837-5, p. 43.</ref>. In entrambe, il faraone identificato con Cheope indossa la [[CoronaCorone (Egitto)egizie|corona bianca]] dell'[[Geografia dell'antico Egitto|Alto Egitto]].
 
== Note ==