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Storia: fix
Implemento Grossi Di Marzio
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|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=45<ref>{{cita web|url=http://www.portaleabruzzo.com/nav/tabfrazioni.asp?id=232|titolo=Frazione di Pagliara|editore=portaleabruzzo.com|accesso=2125 settembre 2016}}</ref>
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=2011
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|Fuso orario=
|Codice catastale=
|Nome abitanti=pagliaresi, pagliaricci
|Patrono=[[Gesù|Ss. Salvatore]]
|Festivo=17-18 agosto
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{{Citazione|Nella [[valle di Nerfa]] trovasi Pagliara, piccolo e rustico borgo,<br />sito in luogo protetto fra gli scoscendimenti dell'alto monte di Girifalco<ref>{{cita|Febonio, 1678|lib. III, p. 131.}}</ref>}}
 
Il borgo è situato alle pendici del monte Girifalco (o Gerifalco) sul versante orientale della valle di Nerfa, località di passaggio tra la [[valle Roveto]] e i centri turistici di [[Cappadocia (Italia)|Cappadocia]] e [[Tagliacozzo]]. Il borgo situato ad un'altitudine di {{formatnum:1055}} {{mslm}} è dominato dai pochi resti del castello medievale.
 
Pagliara dista circa 102 chilometri da [[Roma]]<ref name="googlemaps">Distanza fornita da [[Google Maps]]: Percorso più veloce.</ref>, 70 dal[[l'Aquila]]<ref name="googlemaps" />, 18 da [[Avezzano]]<ref name="googlemaps" /> e circa quattro chilometri dal [[Castellafiume|capoluogo comunale]]<ref name="googlemaps" />.
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Nel [[Basso Medioevo]] Pagliara ha seguito le vicende della contea di [[Albe (Massa d'Albe)|Albe]] risultando inclusa tra i feudi della baronia di [[Tagliacozzo]], controllata dagli [[Orsini]] fino agli ultimi anni del XV secolo e successivamente dai [[Colonna (famiglia)|Colonna]].
Il [[terremoto della Marsica del 1915]] colpì gravemente anche Pagliara dei Marsi causando alcune vittime, mentre furono 14 i giovani del paese che persero la vita durante la prima guerra mondiale<ref>{{cita|Di Marzio, 1991|p. 42.}}</ref>. Il 1900 è stato caratterizzato anche a Pagliara dei Marsi dal fenomeno dell'[[Emigrazione italiana|emigrazione]] con il paese che dai 351 abitanti del 1910 è passato a poche decine di residenti nel XXI secolo<ref>{{cita|Di Marzio, 1991|p. 41.}}</ref>.
...1915...emigrazione
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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* Chiesa del Ss. Salvatore (organo Vajola, statua Madonna della Neve)
* Chiesa della Madonna della Neve (detta anche di Santa Maria dell'Oriente)
* Cappella della Cona, situata sul valico fra il monte Girifalco e il [[monte Aurunzo]], dedicata alla Madonna della Neve<ref>{{cita|Grossi, 2002|p. 127.}}</ref>
* Cappella della Cona
 
=== Architetture militari ===
;Castello di Girifalco: Citato per la prima volta nel [[Catalogus baronum]], la fortezza appare in alcuni documenti successivi di Federico II del 1231 e di [[Carlo I d'Angiò]] del 1271. Nel XV secolo viene citata con il nome di Castellum Palearie tra i possedimenti delle famiglie Orsini e Colonna nella Marsica. La struttura originaria risalente al XII secolo era composta dalle torre quadrata circondata da una piccola recinzione rettangolare, mentre nel XIII secolo venne edificata la fortezza con l'innalzamento della torre trapezoidale e di quella poligonale e con la realizzazione della cisterna, dei cortili, dei camminamenti e opere di muratura. I ruderi che sono ancora visibili sono collocati sul valico dell'omonimo monte che sovrasta il paese contemporaneo a {{formatnum:1268}} {{mslm}}<ref>{{cita|Grossi, 2002|pp. 125-128.}}</ref>
* Ruderi del castello di Girifalco
 
=== Aree naturali ===
; [[Monte Aurunzo]]: [[Sito di interesse comunitario]] insieme al confinante monte Arezzo<ref>{{cita web|url=http://www.marsicalive.it/?p=77030|titolo=Il Comune di Capistrello riscopre un'area pic nic ai piedi del monte Girifalco|editore=Marsica Live|accesso=25 settembre 2016}}</ref>
* Monte Girifalco
; Monte Girifalco: La montagna che sovrasta il paese raggiunge una quota di {{formatnum:1268}} {{mslm}}. La fauna è caratterizzata dalla presenza di piante tipiche dell'appennino centrale come betulla, biancospino, nocchia e in alcune aree del pino. Tra le erbe sono presenti [[Oxalis acetosella|acetosella]], [[Althaea officinalis|altea]], [[Artemisia absinthium|assenzio]], [[Atropa belladonna|belladonna]], [[Matricaria chamomilla|camomilla]], [[Centaurea benedicta|cardo santo]], [[cicuta]], [[Helleborus|elleboro]], [[Gentiana|genziana]], [[Gentianella campestris|genzianella]], [[Malva (botanica)|malva]], [[Nardostachys grandiflora|nardo]], [[Taraxacum officinale|tarassaco]] e [[Thymus|timo]]. Diverse le specie faunistiche che popolano l'area montuosa: [[Athene noctua|civetta]], [[Mustela nivalis|donnola]], [[Martes foina|faina]], [[Lepus europaeus|lepre]], [[Turdus merula|merlo]], [[Pica (zoologia)|pica]], [[Sciurus vulgaris|scioattolo]], [[Talpa europaea|talpa]], [[Meles meles|tasso]], [[upupa]], [[volpe]]<ref>{{cita|Di Marzio, 1991|pp. 25-26.}}</ref>.
* [[Valle di Nerfa]]
* [[Valle di Nerfa]], depressione geografica collocata tra la [[valle Roveto]] e la [[piana del Cavaliere]].
 
== Società ==
=== Religione ===
La popolazione professa per la maggior parte la [[Chiesa cattolica|religione cattolica]] nell'ambito della [[diocesi di Avezzano]]<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidiavezzano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=36&Itemid=104|titolo=Presbiteri incardinati|editore=Diocesi di Avezzano|accesso=25 settembre 2016}}</ref>.
 
=== Tradizioni e folclore ===
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== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La Strada provinciale 23 della valle di Nerfa, inaugurata nel 1880, attraversa il territorio di Castellafiume e Pagliara collegando [[Tagliacozzo]] a [[Capistrello]]<ref>{{cita|Di Marzio, 1991|p. 10.}}</ref>.
 
== Sport ==
Le escursioni guidate e l'arrampicata sportiva sono le pratiche sportive più praticate nel territorio della val di Nerfa ricco di [[Falesia|falesie montane]].
Escursioni...falesie della val di Nerfa
 
== Note ==
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* {{cita libro|titolo=Agglomerazioni delle popolazioni attuali della diocesi dei Marsi|autore=Andrea Di Pietro|editore=Tipografia marsicana|città=Avezzano|anno=1869|SBN=IT\ICCU\SBL\0110716|cid=Di Pietro, 1869}}
* {{cita libro|titolo=Historiae Marsorum (libri tres)|autore=[[Muzio Febonio]]|editore=Michaelem Monachum|città=Napoli|anno=1678|SBN=IT\ICCU\SBLE\003381|cid=Febonio, 1678}}
* {{cita libro|titolo=Marsica: guida storico-archeologica|autore=Giuseppe Grossi|editore=Aleph|città=Luco dei Marsi|anno=2002|SBN=IT\ICCU\RMS\1890083|cid=Grossi, 2002}}
 
== Voci correlate ==