Laino Castello: differenze tra le versioni

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===Centro storico===
Con la dicitura '''Laino Castello vecchio''<nowiki/>' si è soliti indicare quello che oggi resta dell'amenoantico paeselloabitato costruitoposto sulsullo stesso colle [[San(colle S. Teodoro) didove, Amasea|Sansecoli Teodoroprima, i [[Longobardi]] fondarono la loro imprendibile fortezza. Della fortezza e della relativa cinta muraria resta ben poco, denominatoma cosìil innucleo onoreabitativo, delabbandonato santoall'inizio patronodegli dianni Laino'80 è ancora in Castellopiedi.
Nel 1960 a seguito a dei problemi di natura idrogeologica, con decreto del Ministro dei LL.PP. emesso in data 3 giugno 1960, l'abitato di Laino Castello venne dichiarato da trasferire in altro luogo eper daproblemi alloradi cominciònatura unidrogeologica lentoe ed inesorabile declino dell'interofenomeni centrosismici. IlSolo vecchionel centro fu abitato fino al 19821981, quandopoi, a seguito di un ennesimo sisma ed in virtù delle stesse motivazioni di circa vent'anni prima e relative ad una ancora più presunta inagibilità del paese, l'abitato fu definitivamente abbandonato. Lala popolazione ha dovuto così abbandonare definitivamente le proprie case e trasferirsil'abitato sufu undefinitivamente pianoro poco distante sito in località Pornìa – Scolari dove già erano state realizzate le prime infrastrutture e le prime abitazioniabbandonato.
 
Il borgo presenta ancora stradine ripide, resti di porte, torri e fortificazioni tipiche dell'impianto medievale.
Nel 1960 a seguito a dei problemi di natura idrogeologica, con decreto del Ministro dei LL.PP. emesso in data 3 giugno 1960, l'abitato di Laino Castello venne dichiarato da trasferire in altro luogo e da allora cominciò un lento ed inesorabile declino dell'intero centro. Il vecchio centro fu abitato fino al 1982 quando, a seguito di un ennesimo sisma ed in virtù delle stesse motivazioni di circa vent'anni prima e relative ad una ancora più presunta inagibilità del paese, l'abitato fu definitivamente abbandonato. La popolazione ha dovuto così abbandonare definitivamente le proprie case e trasferirsi su un pianoro poco distante sito in località Pornìa – Scolari dove già erano state realizzate le prime infrastrutture e le prime abitazioni.
Oltre ai ruderi del castello, restano sul fianco del colle, a riprova dell'antichità del borgo, tutta una serie di grotte naturali utilizzate nel periodo bizantino dai monaci e più tardi adibite ad abitazioni civili (il dato emerge dal catasto onciario del 1755).
 
Tra i luoghi di interesse sono da citare:
Oggi il vecchio centro storico si presenta come un insieme di case abbandonate che si fondono con la natura che li circonda. Questi pochi resti vengono sovrastati dai ruderi del castello Longobardo che, in seguito all'[[editto di Saint Cloud]] del 1804, fu adibito a cimitero del paese.
* la Chiesa madre di [[Teodoro di Amasea|San Teodoro]], d'origine bizantina, in cui era custodito trittico attribuito a Pietro Befulco e raffigurante la Madonna in trono con Bambino ed i santi Teodoro e Gerolamo (oggi custodito presso il museo diocesano di [[Diocesi di Cassano all'Ionio|Cassano allo Ionio]]);
* la Chiesa di Santa Maria delle Vergini (1700 circa);
* i ruderi del castello [[Longobardi|longobardo]], adibiti a cimitero in seguito all'[[editto di Saint Cloud]] del 1804.
 
AdDopo oggianni sonodi incompleto corsoabbandono, deil’amministrazione lavoricomunale di recuperoha, messa in sicurezza e riqualificazione edilizia che hanno già portatoda allaun ristrutturazionepo’ di diversitempo, edifici. I lavori vengono svolti nell'ambito diavviato un progetto diper il "recupero e il riutilizzo del vecchio borgo come centro studi e servizi del Parco nazionale del Pollino e come “[[Albergo diffuso|Borgo–Albergo]]”"<ref>[http://lainocastello.asmenet.it/index.php?action=index&p=76 Sito istituzionale] - Il Futuro</ref>. A tale scopo, sono stati eseguiti e sono tuttora in corso diversi lavori di recupero e restauro.
 
== Società ==