Energy manager: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Il ruolo dell'energy manager: +senza fonti +senza fonti
Riga 100:
 
== Evoluzione del ruolo ==
{{F|tecnologia|ottobre 2016}}
L'evoluzione del ruolo dell'energy manager passa per la capacità di coniugare di più la risorsa energetica con il core business (vedere in proposito gli spunti bibliografici di Dahlgren e Crittenden). Oggi il tema dell'efficienza energetica è prevalentemente visto come risparmio energetico. Indubbiamente un tema importante, ma limitato se si pensa a quanto si può ottenere sfruttando l'uso intelligente dell'energia – insieme a quello delle altre risorse – per ridurre i rischi della produzione, migliorare l'O&M, aumentare la qualità di prodotti e servizi o, in altre parole, rafforzare la value proposition dell'impresa. Questo richiede una funzione di energy management che metta insieme competenze gestionali, manageriali, energetiche, ambientali e regolatorie, oltreché capacità di comunicare temi tecnici a figure non tecniche. Tale trasformazione può avvenire a livello di energy manager e consulenti, ma richiede, per essere efficace, una corrispondente crescita della gestione aziendale, che oggi caratterizza i leader di mercato. Le imprese, che oggi cominciano ad affiancare le diagnosi energetiche a una prima sensibilizzazione, dovranno crescere adottando nel tempo sistemi di gestione dell'energia, che stimoleranno un cambiamento diffuso dei comportamenti e delle attitudini a tutti i livelli aziendali, fino a sfociare dopo alcuni anni nell'integrazione dell'uso efficiente dell'energia in tutti i livelli di scelta aziendale. Allora sarà normale ottimizzare le risorse usate (energia, acqua, materiali, rifiuti, etc.) in un'ottica di ciclo di vita dei prodotti e servizi, e non solo in relazione ai consumi interni all'impresa.