Al-Hurr al-'Amili: differenze tra le versioni

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===Età matura e viaggi===
Al-Ḥurr al-ʿĀmili compì il ''[[hajj]]'' due volte, effettuando anche la ''ziyārat'', la pia visita cioè ai santuari-sepoltura dello [[Sciismo]] in [[Iraq]]. Escludendo questi viaggi, egli rimase nel Jabal ʿĀmil per i primi quarant'anni.<ref name="Bar Asher, Horr">Bar Asher, “Horr”.</ref> Visse durante l'epoca dei [[Safavidi]], che al tempo stavano imponendo l'[[Imamismo]] [[sciita]] all'[[Iran]], che fino ad allora era in gran maggioranza [[sunnita]]. Quando gli ''[[ʿulamāʾ|ʿulamāʾ]]'' sunniti abbandonarono l'Impero safavide, i dotti sciiti li sostituirono in quasi ogni parte dell'Iran e una gran parte di essi si spostò proprio dal Jabal ʿĀmil.<ref>Liyakat A. Takim, ''From Bid’ah to Sunna: The Wilaya of Ali in the Shiʿi Adhan''. http://www.jstor.org/stable/605020</ref>
 
Al-Ḥurr al-ʿĀmilī fu uno di costoro e divenne presto grandemente apprezzato dai suoi correligionari di orientamento sciita duodecimano. Egli effettuò un viaggio nella Città santa di [[Mashhad]] (Iran) e vi si stabilì nel 1663, diventando ''[[shaykh al-Islam]]'' del sepolcro-santuario dell'8° Imam, [[Ali al-Rida|ʿAlī al-Riḍā]].<ref>“Amal Al-Āmel,” J. van Ess.