Italia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m tolta img nc
Nick~itwiki (discussione | contributi)
Riga 814:
Il contributo che l'Italia ha portato, nel corso della storia dei popoli che l'hanno abitata, alla cultura mondiale è stato, per pressochè unanime consenso degli storici, immenso e vario. Probabilmente fu proprio il fatto di essere da sempre, per motivi [[Geografia|geografici]] e [[Storia|storici]], una terra di scambi e di incontri tra popoli diversi a farne un luogo di così vitale fermento. Ed in effetti una caratteristica tipica della cultura italiana è la sua grande varietà locale: la mancanza di una unità nazionale per secoli ha fatto sì che ogni regione acquisisse un propria tradizione ed identità politica, derivatagli dalla propria storia di dominazioni e fusioni con civiltà diverse.
 
L'[[arte]] e la [[musica]] sono sicuramente gli ambiti di eccellenza della cultura italiana più noti nel mondo. La prima ha avuto la sua espressione più alta e caratterizzante nel periodo che va dal [[Quattrocento]] al [[Seicento]] inoltrato (nei periodi del [[Rinascimento]] e del [[Barocco]]); ma la lunga storia del paese, ed i numerosi periodi di ricchezza che ha attraversato, hanno lasciato in eredità esempi notevolissimi dell'arte delle più disparate epoche e civiltà, che fanno dell'Italia un caso unico al mondo per la varietà dei beni artistici e per la loro diffusione capillare sul territorio (la città di [[Firenze]], ad esempio, ha la più grande concentrazione mondiale di opere d'arte in proporzione alla sua estensione). Dai [[Tempio greco|templi greci]] della [[Magna Grecia]] ai [[Borgo|borghi medioevali]], dalle [[terme romane]] alle ville settecentesche, il grande museo all'aperto della penisola è tra le prime mete del turismo mondiale. <br> La [[musica italiana]] comincia a fiorire nel [[Cinquecento]], con la [[musica rinascimentale]] che, soprattutto con [[Claudio Monteverdi|Monteverdi]], acquisisce i suoi tratti più innovativi nel tardo [[Cinquecento]], con la nascita dell'[[opera lirica]], genere in cui gli italiani vedranno il primato per secoli. Operisti italiani famosi in tutto il mondo sono [[Gioacchino Rossini|Rossini]], [[Giuseppe Verdi|Verdi]], [[Toscanini]], [[Giacomo Puccini|Puccini]]. La musica strumentale italiana ha visto un periodo di fioritura meno duraturo, concentrandosi perlopiù (anche se non solo) nel periodo barocco, ma è stata comunque percorsa da artisti di importanza epocale, quali [[Giovanni Pierluigi da Palestrina|Palestrina]], [[Arcangelo Corelli|Corelli]], [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]], il già citato Monteverdi nonchè, nei secoli successivi, [[Paganini]] e lo stesso Verdi. Ma non vanno trascurate le profonde innovazioni che l'Italia ha portato in tanti altri settori lungo 2500 anni di storia. Nei due periodi in cui la penisola fu il centro della civiltà del tempo, ovvero durante l'[[Impero romano]] ed il [[Rinascimento]], il ruolo che ebbe nella storia della conoscenza umana fu di decisiva importanza. In età romana l'Italia era il centro culturale oltre che politico di uno stato che segnò il culmine dell'[[età antica]], che diffuse la cultura greco-ellenistica in un'[[Europa]] molto indietro nella civilizzazione, e che fu la [[fucina]] di grandi innovazioni nel campo tecnico ([[architettura romana]]), del [[diritto]] (il [[diritto romano]] è a fondamento ancora oggi della [[giurisdizione]] dei moderni paesi occidentali), della [[letteratura latina|letteratura]]. Il Rinascimento segnò invece dopo il [[medioevo]] il diffondersi dall'Italia di una nuova sensibilità che, espressasi mirabilmente nella letteratura, nella vita e soprattutto nell'arte della penisola, segnò l'inizio dell'[[età moderna]] e l'avviarsi dell'[[Occidente]] verso una propria dimensione culturale caratterizzante, foriera della [[rivoluzione scientifica]] (di cui fu iniziatore e protagonista un italiano, [[Galileo]]) e di quelle liberali ed [[rivoluzione industriale|industriali]].
 
Ma non vanno trascurate le profonde innovazioni che l'Italia ha portato in tanti altri settori lungo 2500 anni di storia. Nei due periodi in cui la penisola fu il centro della civiltà del tempo, ovvero durante l'[[Impero romano]] ed il [[Rinascimento]], il ruolo che ebbe nella storia della conoscenza umana fu di decisiva importanza.<br> In età romana l'Italia era il centro culturale oltre che politico di uno stato che segnò il culmine dell'[[età antica]], che diffuse la cultura greco-ellenistica in un'[[Europa]] molto indietro nella civilizzazione, e che fu la [[fucina]] di grandi innovazioni nel campo tecnico ([[architettura romana]]), del [[diritto]] (il [[diritto romano]] è a fondamento ancora oggi della [[giurisdizione]] dei moderni paesi occidentali), della [[letteratura latina|letteratura]]. <br>Il Rinascimento segnò invece dopo il [[medioevo]] il diffondersi dall'Italia di una nuova sensibilità che, espressasi mirabilmente nella letteratura, nella vita e soprattutto nell'arte della penisola, segnò l'inizio dell'[[età moderna]] e l'avviarsi dell'[[Occidente]] verso una propria dimensione culturale caratterizzante, foriera delle rivouzioni liberali, [[rivoluzione industriale|industriale]] e [[rivoluzione scientifica|scientifica]], di cui fu iniziatore e protagonista proprio un italiano, [[Galileo]].
L'Italia è famosa in tutto il mondo anche per la cucina (le parole pasta, spaghetti, pizza, ad esempio, sono entrate di prepotenza nei vocabolari stranieri anche in altri continenti), il vino, lo stile di vita, l'eleganza, il design, il teatro, la letteratura, la poesia, le sue caratteristiche feste e più in generale per il gusto.
 
Già dal [[XVII secolo]] tuttavia il ruolo culturale di primo piano del Paese tende lentamente a declinare: se nel '600 l'Italia riesce ancora a mantenere un primato europeo in alcuni settori (l'arte e la musica principalmente), nel secolo successivo il panorama culturale italiano può essere a tutti gli effetti considerato provinciale rispetto ai fermenti che cambiavano l'Europa in [[Francia]] ed [[Inghilterra]]. Le cause della fine del primato italiano sono molteplici e complesse. In linea generale gli storici la collegano ad una causa socio-economica: l'incapacità degli stati italiani di superare il [[particolarismo]] e costituire uno [[Stato nazionale]] come quelli che nascevano nel resto d'Europa. Ciò ha impedito che la classe mercantile ed imprenditoriale, artefice della grande ascesa economica italiana culminata nel '500, fosse messa nelle condizioni di competere con quelle, compatte e appoggiate politicamente, di Francia, [[Spagna]] ed Inghilterra. Il "dirottamento" delle ricchezze accumulate in Italia dalle attività produttive al [[mecenatismo]] fu un altro fenomeno che pose le basi per la recessione, anche se nel breve termine diede forte impulso al fiorire delle attività artistiche rinascimentali. Un motivo più strettamente culturale può essere poi identificato con l'egemonia su intellettuali ed artisti italiani esercitata dalla [[Controriforma]] dalla seconda metà del XVI secolo, che soffocò i fermenti della rivoluzione scientifica (si pensi al [[Il processo a Galileo Galilei|processo a Galileo]]), del pensiero filosofico (la carcerazione di [[Tommaso Campanella]], il [[rogo]] di [[Giordano Bruno]]), della letteratura (costretta alla sterile adesione ad un'ortodossia nei contenuti e nella forma).
Importante, per lo sviluppo delle arti, sia letterarie, sia visive, è stato il fenomeno del [[mecenatismo]], per il quale la figura del Principe offriva a vari artisti protezione nella loro corte in cambio di commissioni e ambascerie. Il rapporto contrastato che abitualmente si interponeva fra Principe e Letterato è stato esposto in modo chiaro e ironico da [[Ludovico Ariosto]] e da [[Torquato Tasso]]. Tra il [[XV secolo|XV]] e il [[XVI secolo]] tutte le arti ebbero uno sviluppo notevole. Artisti come [[Leonardo da Vinci]], [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], [[Raffaello]], [[Botticelli]] e tanti altri permisero alla scultura, alla pittura e all'architettura di toccare nuove vette di bellezza e eleganza.
 
L'Italia è famosa in tutto il mondo anche per la [[Cucina italiana|cucina]] (le parole [[pasta]], [[spaghetti]], [[pizza]], ad esempio, sono entrate di prepotenza nei vocabolari stranieri anche in altri continenti), il [[vino]], lo stile di vita, l'eleganza, il [[design, il teatro, la letteratura, la poesia]], le sue caratteristiche feste e più in generale per il gusto.
 
Tra gli esploratori è conosciuto in tutto il mondo il genovese [[Cristoforo Colombo]] per la [[Scoperta dell'America|scoperta delle Americhe]]; il nome stesso del doppio continente si deve ad un altro esploratore italiano, [[Amerigo Vespucci]].
 
Non meno importante è stato il contributo italiano alla scienza, con personaggi come [[Luigi Galvani]] e [[Alessandro Volta]] ricordati per gli studi pionieristici sull'[[elettricità]], [[Antonio Pacinotti]] che inventò la [[dinamo]], [[Antonio Meucci]] che inventò il [[telefono]]. Anche tra i [[Premio Nobel|premiati con il Nobel]] sono presenti degli italiani illustri come [[Enrico Fermi]] e [[Guglielmo Marconi]] per la [[fisica]], [[Giulio Natta]] che fu uno dei padri della [[chimica industriale]], [[Eugenio Montale]], [[Grazia Deledda]], [[Luigi Pirandello]] e [[Dario Fo]] per la [[letteratura]], [[Camillo Golgi]] e [[Rita Levi-Montalcini]] per il loro contributo alla [[medicina]].
 
===Santi patroni===