Luserna: differenze tra le versioni
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|Mappa=Map of comune of Luserna (province of Trento, region Trentino-South Tyrol, Italy).png
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Luserna<br /> nella provincia autonoma di Trento
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Luserna si colloca sul settore nord-occidentale dell'[[Altopiano dei Sette Comuni]], non lontano dal [[Passo di Vezzena]] (1402 [[Livello del mare|m s.l.m.]]) che permette il collegamento con l'[[Altopiano di Lavarone]].
{{Controlcopy|motivo=In calce è persino scritto da dove è stato tratto il contenuto.|argomento=Trentino-Alto Adige|mese=maggio 2009}}
Il territorio, caratterizzato da terrazzamenti naturali, si protrae sulla sottostante Valle dell'Astico creando profonde valli e strapiombi, con dislivelli anche di seicento metri. I suoi confini naturali sono segnati dal solco della Val Torra, ad oriente, e dal Rio Torto, all'estremità opposta. La superficie dell'altopiano è circa di 20 km² ma, attualmente, solo otto di questi - compresi tra le quote di 1200 e 1550
Oltre il crinale di Malga Campo, in una valletta a monte delle sorgenti della Torra, si trovano i tre nuclei del "villaggio estivo" di Bisele: Untarhäusar (Case di Sotto), Obarhäusar (Case di Sopra) e Galen (da Galeno, soprannome di una famiglia locale). Tradizionalmente le vie di comunicazione che congiungevano il piccolo altopiano con gli altri villaggi sparsi nella zona erano poche ed in cattive condizioni. Anticamente la via più importante era quella che, scendendo i dirupi sottostanti il paese, arrivava a [[Brancafora]]. Questa però era semplicemente un sentiero, impraticabile durante l'inverno per la sua pericolosità. Il collegamento con Passo Vezzena, e di lì con Asiago, era invece assicurato dalla vecchia strada che salendo lungo l'Eck (dosso, storica contrada del paese) portava verso [[Millegrobbe]]. La strada per Lavarone, quella che oggi è la principale via di collegamento con il fondovalle, fu realizzata solo tra il 1882 ed il 1885. Ai primi di questo secolo fu costruita la carrozzabile che da Monterovere conduce a [[Caldonazzo]].
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===I Cimbri degli altipiani===
Gli antichi coloni, portarono in questi nuovi territori la propria lingua e le proprie millenarie tradizioni (ancora oggi nel paese si tramandano di generazione in generazione alcune leggende [[cimbri (minoranza linguistica)|cimbre]]) e per secoli i loro usi, i costumi, ma in particolare la lingua (detta [[lingua cimbra]] appunto), affascinarono ed interessarono intellettuali ed esperti delle più diverse materie. La leggenda fa risalire l'origine di questa popolazione germanofona al popolo di uguale nome, proveniente dal territorio dello Jutland, in Danimarca, che tentò di invadere l'Italia ma che fu sconfitto dall'esercito romano sotto la guida di Gaio Mario. Secondo queste leggende parte di questa popolazione belligerante si sarebbe ritirata sulle montagne dell'[[Altopiano di Asiago]], originando la stirpe dei moderni Cimbri. Una seconda ipotesi, che è andata affermandosi sul finire dell'Ottocento, probabilmente per fini nazionalistici, vede invece l'origine dei cimbri dovuta alla discesa dalla Germania meridionale, intorno all'anno mille, di gruppi di famiglie provenienti per lo più dall'area linguistica bavaro-tirolese. Molti indizi fanno però vacillare quest'ultima tesi, primi fra tutti i resti del villaggio celtico rinvenuto nel Bostel, presso [[Rotzo]], e la toponomastica storica dell'[[altopiano dei sette comuni|Altipiano dei Sette Comuni]] che ha precisi riferimenti con la mitologia nordica.<br />
Diversamente da quanto avvenuto altrove, la [[lingua cimbra]] si è mantenuta ancora viva a Luserna, anche se il cimbro di Luserna viene considerato il meno originale, e più moderno, essendo anche influenzato dal tedesco moderno.<br />
Oggi comunque il [[lingua cimbra|cimbro]] di Luserna è oggetto di approfondite indagini, soprattutto da parte di studiosi tedeschi, che possono praticare una sorta di "[[archeologia linguistica]]". Per meglio tutelare l'unicità culturale di questa comunità si sono mosse anche la [[Provincia Autonoma di Trento]] e la Regione Trentino – Alto Adige, promuovendo significativi interventi per la salvaguardia di ciò che è ritenuto un patrimonio di tutti. Tra questi, l'edizione settimanale di un telegiornale in lingua cimbra, "Zimbar Earde" (Terra Cimbra).
===Luserna onoranda vicina===
Il piccolo paese di Luserna viene citato per la prima volta in un documento il 24 gennaio [[1442]]. Risulta, infatti, che un tale Ser Biagio vendette al Duca Federico, detto il Tasca Vuota (Duca d'Austria e Conte del Tirolo), i suoi quattro masi sul Monte di Luserna per 55 ducati d'oro.
Dopo questo primo eccezionale documento, Luserna compare più volte negli scritti che vanno via via a delineare la storia degli
Già nel [[1454]] risulta che dei contadini di [[Lavarone]] si trasferirono, come livellari della Parrocchia di Santa Maria di [[Brancafora]], sull'altopiano di Luserna.
Alla fine del Cinquecento, in una relazione che il conte [[Francesco Caldogno († 1608)|Francesco Caldogno]] preparò per la [[Repubblica di Venezia|Serenissima Repubblica Veneta]], Luserna viene descritta come un paesello con circa 40 fuochi, lungo più contrade e con un centinaio di anime.
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===La Grande Guerra===
Collocati lungo il confine meridionale dell'antica provincia austriaca del Tirolo, gli
Fin dagli inizi del Novecento i rapporti diplomatici tra [[Regno d'Italia]] ed [[Impero austro-ungarico]] erano diventati giorno dopo giorno più tesi in relazione del problema delle terre irredente e la possibilità di una pace duratura era irrimediabilmente compromessa. Ormai entrambi gli Stati pensavano all'eventualità di entrare in conflitto. Considerata l'importanza strategica di questa zona, possibile punto di sfondamento per raggiungere Trento, ben prima dello scoppio del conflitto iniziò la costruzione di una poderosa linea di [[fortificazioni|fortezze]]. Gli
Il [http://www.lusern.it Centro Documentazione Luserna], sito nel cuore del paese, ha ospitato due importanti mostre sul tema della Grande Guerra, nel [[2006]] e [[2007]]. In occasione dell'ultimo evento è stato edito un interessante volume dal titolo "Dagli Altopiani a Caporetto. Von den Hochebenen nach Karfreit", autore Lorenzo Baratter, Direttore del Centro Documentazione Luserna - Documentationszentrum Lusérn.
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== Persone legate a Luserna ==
* [[Eduard Reut-Nicolussi]],
*[[Maria Nicolussi]], insegnante delle [[Katakombenschule]], figura centrale nella gestione delle scuole clandestine in Sudtirolo
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