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== Storia ==
=== Età romana ===
Non vi sono testimonianze concrete di insediamenti sul territorio di Trecate nel periodo preistorico. A partire dal [[
Il nome deriva da un luogo situato nel punto dove il fiume [[Ticino (fiume)|Ticino]] esce dal [[lago Maggiore]]. Il fiume era certamente la via di comunicazione preferita dai golasecchiani, sia verso l'attuale Svizzera lungo il lago Maggiore, sia verso il [[Po]]. Quindi, probabilmente, anche la sponda trecatese venne frequentata dagli antichi abitanti, almeno in modo occasionale, non essendo state trovate indicazioni relative a scali stabili, in grado di mettere in comunicazione i transiti che avvenivano via fiume con quelli della terraferma. Anche le invasioni celtiche del IV secolo a.C. e le successive vicende non hanno lasciato traccia sul territorio trecatese, sicuramente interessato da insediamenti, come la [[Lomellina]] o il paese limitrofo di Romentino, luoghi in cui furono invece rinvenute abbondanti testimonianze archeologiche. Oggetti risalenti a questo periodo sono comunque visibili presso il Museo Archeologico di Novara nella sezione dei Civici Musei che conserva ed espone, in modo chiaro e semplice, ciò che è stato trovato sull'intero territorio novarese.
Più numerose sono le testimonianze di età romana. La colonizzazione si attuò con gradualità sul territorio a nord del fiume Po a partire dal [[I secolo a.C.]] Il primo legame ufficiale del territorio novarese con [[Roma]] è individuabile nella legge dell'[[89 a.C.]] Con questa legge alle province dei territori padani veniva, infatti, riconosciuto il diritto latino, che permetteva ai centri celtici insediati su queste terre una certa autonomia amministrativa. Ai centri più importanti venne inoltre concesso un territorio circostante e a Novara si pensa fossero assegnate le terre della valle del [[Ticino (fiume)|Ticino]] e del [[Sesia]]. Nel [[42]] d.C. [[Novara]] divenne un "[[municipium]]", cessando perciò di essere considerata provincia, e si organizzò come centro zona dotandosi di edifici pubblici e di una precisa organizzazione urbanistica.
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=== La dominazione franca ===
Alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|dissoluzione dell'Impero Romano]], Trecate come insediamento unitario e definito non esisteva ancora. La prima citazione storica di Trecate si ebbe nell'[[840]] quando il [[vescovo di Novara]] Adalgiso citò il luogo di "Tercade" a proposito di alcuni diritti di decima. L'organizzazione religiosa si era infatti diffusa nel Novarese parallelamente a quella civile e militare. Furono i [[Franchi]] a suddividere il territorio in unità politico-amministrative, il cui controllo venne affidato a comandanti militari investiti del titolo di "conte". Le unità furono dette "comitati". I comitati franchi in territorio novarese furono quelli dell'Ossola, Lomello, Stazzona, Pombia e di Burgaria (collocato sulla riva sinistra del [[Ticino (fiume)|Ticino]]), a cui appartenevano anche i territori ora occupati da Trecate. L'appartenenza di Trecate al Contado di Burgaria è documentata nel testamento dell'imperatrice [[Anghelberga]], vedova di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]]. Nell'[[877]] Anghelberga donava infatti ad un convento di [[Piacenza]] la corte di Trecate, posta nel Contado di Burgaria.
Nell'[[840]], dunque, Trecate era un villaggio ormai costituito. Quando si formò questo villaggio e dove fosse situato non può essere stabilito con precisione. Alcuni indicano il primitivo nucleo collocato nei pressi della
=== L'età comunale - I Visconti e gli Sforza ===
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=== Trecate tra il 1535 e il 1800 ===
La dominazione spagnola si protrasse fino al [[1706]] e in questo periodo Trecate continuò ad essere feudo dei Lampugnano. Con i trattati di [[pace di Utrecht]] e Rastadt il novarese - e quindi anche Trecate - passò dagli Spagnoli agli Austriaci e, durante questo periodo, nel borgo si assistette anche all'arrivo di un nuovo feudatario. Infatti nel [[1700]] era morto il Conte Carlo Francesco Maria Lampugnano lasciando in eredità la signoria di Trecate all'[[Ospedale Maggiore di Milano]]. L'Ospedale, nel [[1732]], pose in vendita la signoria, che venne acquistata dal marchese [[Giorgio Clerici]] per 175.000 ducati. In occasione dell'ingresso del nuovo feudatario nel borgo vennero organizzate feste grandiose che durarono cinque giorni. Il marchese Clerici trasformò il castello di Trecate in una "casa da nobile", dove trascorreva le vacanze e soggiornava durante le battute di caccia, organizzate nei suoi vasti possedimenti al Ticino. Alla sua morte Trecate e i suoi territori passarono in eredità al pronipote Antonio Giorgio, generale dell'esercito austriaco. Dopo la [[Trattato di Vienna (1738)|pace di Vienna]] il novarese fu annesso al Piemonte e il generale dovette chiedere al governo sabaudo la convalida del suo feudo. Il [[Duca di
=== L'Ottocento ===
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