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Cadro è citato per la prima volta in epoca longobarda. Il toponimo del quartiere deve la sua origine probabilmente al termine tardo-latino Clartum, che indicava un cancello, un recinto o uno steccato, oppure deriverebbe dal termine ''[[quadrivium]]'', con questi sviluppi successivi: Vico Cadelo, Cadolo, Càdulo, Chadrum. Prima divenire indipendente nel 1599, Cadro dipendeva dalla parrocchia dell'attuale quartiere di [[Sonvico]]. Nel 1801 si staccarono dal comune di Cadro le frazioni unite di [[Davesco-Soragno]], che divennero indipendenti.
 
Nel 1911 la [[Ferrovia Lugano-Cadro-Dino]] rese più facili e rapidi i collegati con il centro della città, rafforzando i legami con Lugano. Nel 2012 gli abitanti di Cadro hanno votato a favore della fusione con la città di Lugano, sancendo ufficialmente l'unione fra i due comuni.
 
==Persone legate a Cadro==
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* [[Emilio Motta]], ''[[Effemeridi]] ticinesi'', ristampa, Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
* Flavio Maggi, ''Patriziati e patrizi ticinesi'', Pramo Edizioni, Viganello 1997.
* AA. VV., ''Guida d'arte della Svizzera italiana'', Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 326-327.
 
==Voci correlate==