=== 1566-1692 ===
[[File:El Greco 050.jpg|thumb|[[Papa Pio V]], qui ritratto da [[El Greco]], creò l'ufficio curiale del cardinal nipote il 14 marzo [[1566]].]]
Dopo il [[Concilio di Trento]] ([[1563]]), [[papa Pio V]] ([[1566]]-[[1572]]) creò l'ufficiola carica di «Sovrintendente dello Stato Ecclesiastico», che doveva occuparsi degli affari temporali dello Stato pontificio e delle relazioni diplomatiche con le potenze straniere. Dopo aver tentato senza successo di dividere questi compiti fra quattro cardinali a lui non imparentati, Pio V cedette alle richieste del Collegio dei Cardinali e dell'[[ambasciatore]] [[Spagna|spagnolo]], e nominò sovrintendente il suo pronipote, [[Michele Bonelli]], indicando le sue competenze con una bolla del 14 marzo [[1566]]<ref name="portemer"/>. Tuttavia, il papa si rifiutò sempre di accordare qualsiasi potere realmente autonomo al Bonelli<ref>''La corte di Roma tra Cinque e Seicento teatro della politica europea'', a cura di Gianvittorio Signorotto e Maria Antonietta Visceglia, Roma, Bulzoni, 1998, p. 141.</ref>.
IlGrazie cardinalalle nipoteprerogative (chiamatoconferitegli ancheda ''cardinalePio padrone''<ref name="portemer">Laurain-PortemerV, Madeleine,il Levillaincardinal nipote (a cura di), "Superintendent of the Ecclesiastical State", 2002, pp. 1467–1469.</ref> o ''Secretarius Papae et superintendens status ecclesiasticæ'') era un [[legato pontificio]] della [[Curia Romana]], più o meno l'equivalente del [[Cardinale Segretariodisponeva di Stato]],un chenotevole infatti ereditò gran parte delle sue funzioni quando la carica di cardinal nipote fu abolita nel [[1692]]<ref name="curia"/><ref name="avignon"/>potere. La carica è stata accostata dagli storici a quella di un "[[primo ministro]]" o "''[[alter ego]]''" del papa<ref name="portemer"/> del papa o "vice-papa"<ref name="h102">Hsia, 2005, p. 102.</ref>. Il cardinal nipote era di solito creato nel corso del primo concistoro presieduto dal nuovo papa, e la sua nomina veniva tradizionalmente festeggiata con una salva di cannone da [[Castel Sant'Angelo]]<ref name="vintro">Valérie Pirie, "[http://www.pickle-publishing.com/papers/triple-crown-preliminary-chapter.htm The Triple Crown: An Account of the Papal Conclaves: Preliminary Chapter]", Spring Books, 1965.</ref>.
Il cardinal nipote (chiamato anche ''cardinale padrone'')<ref name="portemer">Laurain-Portemer, Madeleine, Levillain (a cura di), "Superintendent of the Ecclesiastical State", 2002, pp. 1467–1469.</ref> era il governatore spirituale e temporale del [[Contado Venassino]], che comprendeva il Palazzo ove i papi avevano risieduto negli anni di [[Avignone]]; nel [[1475]], [[papa Sisto IV]] elevò la [[diocesi]] di Avignone ad [[arcidiocesi]], a beneficio di suo nipote [[Giuliano della Rovere]]<ref name="avignon">[[s:en:Catholic Encyclopedia (1913)/Avignon|Voce "Avignon"]] nella ''Catholic Encyclopedia'' (1913).</ref>.
[[File:Donna olimpia maidalchini.jpg|thumb|left|[[Papa Innocenzo X]] nominò il figlio, il nipote e il cugino di sua cognata, [[Olimpia Maidalchini]], all'ufficio curiale di cardinal nipote.]]
I contorni dell'ufficio di cardinal nipote vennero definiti in modo sempre più preciso dai successori di Pio V fino a [[Papa Paolo V|Paolo V]] ([[1605]]-[[1621]])<ref name="portemer"/>. Il cardinal nipote era anche il destinatario per la corrispondenza di nunzi e legati pontifici e il prefetto di due [[Congregazione (Curia Romana)|Congregazioni]], la [[Sacra Consulta]] e la [[Congregazione del Buon Governo]]<ref name="nepotism"/>. Era inoltre il capitano generale dell'esercito papale e "un canale attraverso cui passavano in una direzione benefici e nell'altra oro"<ref name="vintro"/>.
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