Battaglia di Groznyj (1996): differenze tra le versioni

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|Data=6 agosto – 20 agosto [[1996]]
|Esito= Riconquista della città da parte degli insorti
|Schieramento1={{RUS}} <br />
|Schieramento2=[[File:Flag of Chechen Republic of Ichkeria.svg|20px|border]] [[Repubblica cecena di Ichkeria]]
|Comandante1={{RUS}} <br /> [[Konstantin Pulikovsky]] <br /> [[Doku Zavgayev]]
|Comandante2= [[File:Flag of Chechen Republic of Ichkeria.svg|20px|border]] [[Repubblica cecena di Ichkeria|ChRI]] <br /> [[Aslan Maskhadov]] <br />[[Ibn al-Khattab]]<br />[[Shamil Basayev]]<br />[[Ruslan Gelayev]]<br />[[Doku Umarov]]<br />[[Akhmed Zakayev]]
|Effettivi1= 12.000 uomini<ref name=soviet/>
|Effettivi2= tra 1.300 e 3.000 uomini<ref name=soviet/>)
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{{Campagnabox prima guerra cecena}}
 
La '''battaglia di agosto''' (conosciuta anche come '''Operazione [[Jihād]]''') fu l'operazione militare messa in atto dalle forze indipendentiste cecene tramite la quale la [[Repubblica cecena di Ichkeria]] riprese il controllo della sua capitale, [[Groznyj]]<ref name="Knezys">The War in Chechnya, Stasys Knezys and Romanas Sedlickas, Texas A&M University Press, College Station, TX, 1999, page 288.</ref> precedentemente occupata dalle truppe della [[Federazione Russa]] durante l'[[Assedio di Groznyj (1994 - 1995)]]. Durante la battaglia piccoli gruppi di fuoco ceceni tennero in scacco la cospicua guarnigione russa posta di stanza nella città, frammentandola in numerose sacche e decimando sia i reparti in sortita, sia quelli inviati dall'esterno a liberare gli assediati<ref name=pf>[http://www.bu.edu/iscip/vol10/Felgenhauer.html Russia's Forces Unreconstructed], ISCIP, Volume X, Number 4 (March - April 2000)</ref>. La sconfitta dell'esercito federale determinò il definitivo [[cessate il fuoco]] che avrebbe portato alla fine della guerra ed agli [[Accordi di Khasav-yurt]].
 
== Premessa ==
Nel luglio del [[1996]] la leadership russa decise di abbandonare il travagliato processo di pace che si protraeva dalla [[Assedio di Groznyj (1994 - 1995)|conquista di Grozny]] di un anno prima per riprendere le operazioni militari. Fra il 9 e il 16 luglio di quell'anno le forze federali portarono a termine una serie di missioni nel sud della [[Cecenia]], dove i separatisti avevano approntato le loro basi. Il 20 luglio i russi, supportati da circa 1.500 paramilitari, lanciarono una nuova offensiva su larga scala per bonificare tutto il settore meridionale. Mentre la maggior parte delle unità operative usciva dalle basi nei dintorni di [[Groznyj]] per eseguire il rastrellamento, l'Alto Comando separatista decise che l'unico modo per sottrarre l'esercito indipendentista alla sconfitta sarebbe stato quello di "filtrare" attraverso le linee nemiche, raggiungere i sobborghi della capitale e tentare un colpo di mano. Ciò avrebbe riconsegnato per l'ultima volta l'iniziativa ai ribelli, dando loro un'ultima possibilità di volgere le sorti del conflitto a loro favore.
 
== La battaglia ==
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== L'accerchiamento ==
Malgrado l'estensione generalizzata dei combattimenti, il Ministero degli Interni russo sottostimò il potenziale della rivolta, rimandando a precedenti raid operati dai ribelli nel corso dell'occupazione di Groznyj, uno dei quali occorso appena nel Marzo precedente. Soltanto nel pomeriggio del 7 agosto, a trentasei ore dall'inizio della battaglia, un primo contingente corazzato venne inviato in soccorso delle forze federali assediate. Una grossa colonna corazzata appartenente alla 205esima Brigata Motorizzata venne inviata verso il centro della città. I comandi russi erano convinti che i separatisti avessero dovuto abbandonare buona parte del loro arsenale anticarro durante la manovra di infiltrazione. La convinzione era corretta, ma i ribelli avevano trovato ottime dotazioni anticarro nei depositi dell'esercito federale che avevano conquistato il giorno precedente, durante un sanguinoso assalto alla stazione ferroviaria. In quel frangente le milizie agli ordini di [[Akhmed Zakayev]] avevano catturato un gran numero di lanciamissili [[RPO-A Shmel|RPO]], mettendo peraltro fuori combattimento alcune centinaia di soldati russi<ref>[http://www.hri.org/news/balkans/rferl/2002/02-11-05.rferl.html#01 PROSECUTOR DETAILS ACCUSATIONS AGAINST ZAKAEV], RFE/RL, November 5, 2002</ref>). Per questo motivo la colonna corazzata venne letteralmente investita da una pioggia di missili anticarro e costretta a ripiegare. Il giorno successivo il comando russo inviò una seconda colonna: questa venne fatta avanzare verso il centro cittadino ed attirata in una imboscata, dove perse quasi tutti i suoi mezzi blindati (come era giù successo durante le prime fasi dell'[[Assedio di Groznyj (1994 - 1995)|Assedio di Groznyj]]. Dopo cinque giorni di combattimenti, un terzo tentativo fu operato dal 276esimo Reggimento Motorizzato, che inviò un grosso reparto di circa 900 uomini verso il centro della città. Anche questo tentativo fallì, e il gruppo di assalto perse circa la metà degli effettivi. Nel corso dei primi cinque giorni di battaglia, l'esercito federale aveva perduto 18 carri da battaglia, 69 veicoli blindati, 23 veicoli da trasporto e 3 elicotteri.
Soltanto l'11 agosto alcuni veicoli corazzati riuscirono a penetrare nel centro cittadino, depositando qualche rifornimento ed evacuando i feriti più gravi<ref>{{Cita web
|url=http://edition.cnn.com/WORLD/9608/10/chechnya/index.html
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== Voci correlate ==
* [[Battaglia di Groznyj (1994)]]
* [[Assedio di Groznyj (1994 - 1995)]]
* [[Prima guerra cecena]]