Rosolino Ferragni: differenze tra le versioni
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A causa della sua condotta politica cadde vittima di numerose aggressioni di matrice [[squadrista]]<ref name=D/>. In seguito alle violenze, culminate con la morte dei compagni [[Ferruccio Ghinaglia|Ghinaglia]] e [[Attilio Boldori|Boldori]], si delineò come fervente comiziante e propagandista [[antifascista]]<ref name=AB/>. Tenendo conferenze pubbliche e private condannò fermamente ogni angheria<ref name=D/><ref name=C/>.
Conseguentemente a ciò nell'autunno del [[1922]] venne ufficialmente bandito da Cremona<ref name=ZA>{{cita|Giuseppe Azzoni|pag. 88}}</ref><ref name=P>[http://www.anpicremona.it/archivio/memorie/Azzoni-Brevi-Parlato.pdf 1924–1926: Cremona nelle pagine de “l'Unità”]. Giuseppe Azzoni</ref>.
Perseguitato<ref>{{cita|Giuseppe Azzoni|pag. 90}}</ref><ref>[http://www.anpicremona.it/archivio/memorie/Azzoni-Brevi-Confinati.pdf Sotto il ras Farinacci ci fu chi non mollò], Giuseppe Azzoni</ref>, si diresse segretamente a [[Milano]]<ref name=D/><ref name=C/><ref name=B/> dove iniziò a esercitare la professione di [[avvocato]]<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1924_05/19240527_0001.pdf&query=ferragni ''L'Unità'', 27 maggio 1924] - archivio storico</ref>, ricavandosi un proprio studio legale.
Durante il [[1923]] si mise in contatto con i più noti comunisti del territorio milanese, delineandosi fra i più attivi divulgatori di teorie ''[[Marxismo-leninismo|marxiste-leniniste]]''<ref name=B/><ref name=I>Informazioni trasmesse dalla Regia Questura di Milano al Giudice Istruttore presso il Tribunale Militare di Milano - ''documento del 21/01/1927 relativo al processo dell'imputato avv. Rosolino Ferragni (Vol.25 - fogl.37)''</ref>.<br />
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