Ragià: differenze tra le versioni

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Il concetto di ''Rāja'' nella letteratura e storiografia classica indiana spesso non è paragonabile a quello europeo di [[re]], quanto piuttosto a quello di governatore aristocratico, di capo clan, o capo di una confederazione, o di una repubblica oligarchica. Ad esempio, lo Schumann riferisce che il ''rāja'' di [[Kapilavatthu]] nel V secolo a.C. era {{Citazione|eletto dall'aristocrazia guerriera o burocratica ''[...]'' tali elezioni non avevano luogo a intervalli prestabiliti, ma all'occorrenza ''[...]'' Di certo il rāja, dopo la designazione, poteva prendere possesso della carica solo quando il re di [[Kosala]] aveva approvato i risultati delle elezioni a Sāvatthi. ''[...]'' ''[Il rāja]'' Suddhodana regnava da solo, ma non in modo autocratico, perché le questioni di grande interesse venivano sempre discusse in seno al consiglio della repubblica|Schumann, ''op. cit.'', pag. 28}}
 
La parola [[Lingua sanscrita|sanscrita]] '' rājan- '' in un sistema ''n'', con nominativo '' rājā '', è affine al [[Lingua latina|latino]] ''rēx'', al celto-gallico ''rīx'' ecc. (originariamente denotava capi tribali o capi di piccole città-Stato), e in fin dei conti è un ''nomen actionis'' ([[vrddhi]]) che deriva dalla radice linguistica indoeuropea '' *h₃reǵ- '', che significa "raddrizzare, ordinare, governare" ([[Lingua latina|latino]] ''regere'' ).
 
Le più comuni parlate hindi usate per indicare il medesimo rango sociale in (parti dell' ) India includono '''Rana, Rao, Raol, Rawal''' e '''Rawat'''. La forma femminile, 'regina', spesso usata per la moglie di un Rāja, è '''Rani''' (talvolta trascritta per agevolare gli anglofoni 'Ranee'), dal sanscrito '' rājñī '' (paragonare al [[Lingua latina|latino]] ''regīna'' o all'antico irlandese ''rígain'' ).