Sandro Curzi: differenze tra le versioni
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Divenuto capo-redattore del mensile della Fgci "Gioventù Nuova", diretto dallo stesso Enrico Berlinguer, cura anche l'antologia per giovani “L'avvenire non viene da solo” illustrata dalla pittrice [[Anna Salvatore]], di cui si vendono 150 000 copie. Nel [[1951]] è inviato nel [[Polesine]] per raccontare le conseguenze della tragica [[alluvione]] e vi rimane per un lungo periodo come segretario della FGCI. Nel [[1954]] sposa la giornalista e “compagna” Bruna Bellonzi (avranno una figlia, Candida, destinata anch'essa a fare il mestiere di giornalista, da ultimo presso l'Agenzia [[ANSA]]; Candida morirà il 29 novembre 2013 all'età di 58 anni.)
Tornato a Roma, nel [[1956]] partecipa, insieme a Saverio Tutino, [[Carlo Ripa di Meana]], Guido Vicario, [[Luciana Castellina]] ed altri, alla fondazione del settimanale [[Nuova Generazione]], di cui diventa direttore nel [[1957]]. Nel [[1959]] passa a [[
Divenuto caporedattore centrale e direttore responsabile de ''L'Unità'', nel [[1964]], per un breve periodo, ricopre la carica di responsabile Stampa e Propaganda della direzione del Partito Comunista, sotto il coordinamento politico di [[Gian Carlo Pajetta]]. Dopo la morte di [[Palmiro Togliatti]], accompagna il nuovo segretario del PCI [[Luigi Longo]] alla sua prima “Tribuna politica” televisiva diretta da [[Jader Jacobelli]].
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