Gromo: differenze tra le versioni

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Emancipatosi in comune autonomo nella prima parte del [[XIII secolo]] (i primi documenti a riguardo risalgono al [[1238]]), con atto ufficiale del 12 febbraio 1267<ref>{{cita testo |autore=Gabriele Nobili|titolo=Statuerent Quod Comune ed Gromo et Omnes Hatantes Sint Burgum Et Burgienses|ISBN=88-89393-03-3}}</ref> Gromo conquistò la sua autonomia e i diritti sulla vendita dei metalli, nonché l'esenzione di ogni tributo.
 
''Napoleone Della Torre'', [[Podestà (medioevo)|podestà]] di Bergamo, per ricompensare l'apporto di 200 uomini a sostegno della espugnazione del paese di [[Covo]], concesse ufficialmente a Gromo il privilegio di essere nominato [[borghi|borgo]] di Bergamo, previo il pagamento di 1300 lire. Il documento, detto "[[Museo delle armi bianche e delle pergamene#Instrumento del Privilegio|Instrumento del privilegio"]], è ora conservato e consultabile presso il museo sito nel Palazzo Milesi, sede del municipio. Furono due le famiglie che si affermarono con il loro potere e i loro castelli: i Buccelleni, con il loro ''Castrum de Bucellenis'', ed i Priacini, con il ''Castrum de Priacinis''. Intorno a loro si sviluppò il paese con la costruzione delle fucine e il commercio delle armi<ref>{{cita libro|titolo= Gromo nel V secolo|autore= Bortolo Pasinelli|anno= 2011|Pag=15}}</ref>.
 
=== La Serenissima Repubblica di Venezia e il declino ===