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{{Citazione|...di notte si appollaiano gli streghi, si mettono lì sopra ad aspettare gli uomini, neri come i corvi. Se ti dovessero domandare per chi è la notte? Rispondigli per te, per me, per tutti quelli che camminano nella notte; solo così ti lasciano passare, solo così non diventi uno di loro.<ref>Mario Ferraguti, ''Dove il vento si ferma a mangiare le pere'', Edizioni Diabasis, ISBN 978-88-8103-724-7</ref>}}
[[File:Streghi.jpg|thumb|upright=2|Gli streghi della Garfagnana]]
Lo '''strego''' è un personaggio della [[folclore|tradizione popolare]] di [[Ficulle]], [[Lucchesia]] e [[Versilia]]. e [[Calabria]] A differenza di [[strega|streghe]] e stregoni classici, dediti a vari esercizi di [[stregoneria]] e volti esclusivamente a procurare il male alle persone, lo strego sembra avere un atteggiamento più ambiguo in quanto di norma si disinteressa degli altri esseri umani preferendo riunirsi in gruppi per svolgere cerimonie non bene identificate. Tuttavia, nelle storie relative agli streghi compaiono spesso anche le streghe classiche.
 
Si ipotizza che gli streghi siano gli ultimi relitti di una tradizione [[sciamanesimo|sciamanica]] di origine [[eurasia]]tica risalente al [[paleolitico]]. Secondo lo scrittore Oscar Guidi, la figura dello strego della Garfagnana sarebbe analoga a quella del [[benandanti|benandante]] [[Friuli|friulano]].